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COMUNE DI TRIESTE
Piano di Sicurezza
PREMESSA
Il presente elaborato è stato redatto in conformità alle disposizioni contenute nel D.L. 9.4.2008 n. 81
(integrato con il Decreto legislativo n. 106/2009) nonché a quanto richiamato al D.P.R. 5.6.2003 n.
165/Pres. e L. 123/2007 e ferme restando le disposizioni normative di cui a L.R. 14/2002 – D.P.R.
165/2003 e D.L. 162/2006.
Contiene:
- dati generali;
- relazione tecnica descrittiva dell’intervento;
- descrizione delle fasi del procedimento attuativo;
- individuazione delle caratteristiche delle attività lavorative e criticità delle stesse;
- i rischi presenti in cantiere o trasmessi all’esterno (vedi tavola);
- organizzazione del cantiere (prescrizione operative sull’organizzazione);
- stima della durata delle lavorazioni;
- attrezzature ed impianti di cantiere;
- prescrizioni operative sulle fasi lavorative (atte a garantire per tutta la durata dei lavori la
salvaguardia della sicurezza e salute dei lavoratori);
- gestione delle emergenze;
- valutazione preventiva del rischio rumore;
- documenti da conservare in cantiere;
- la stima dei costi per la prevenzione e protezione del cantiere;
- le misure di sicurezza da adottarsi a salvaguardia dei lavoratori dell’ente appaltante.
Il Coordinatore per la sicurezza
in fase di progettazione
dott. arch. Carmelo Trovato
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DATI GENERALI
Identificazione e descrizione dell’opera
Committente COMUNE DI TRIESTE – Area Città e Territorio
- Servizio Spazi Aperti e Spazi Verdi Pubblici
Oggetto dell’appalto “Lavori di manutenzione dell’arredo urbano
negli spazi aperti e spazi verdi pubblici - anno
2013 (VP330 Cod. OPM 13M07)”
Indirizzo del cantiere Panchine, recinzioni, elementi di arredo urbano
situati nel territorio del Comune di Trieste.
Contesto in cui è collocata l’area di cantiere Le aree di cantiere sono di modesta entità e sono
relative a giardini pubblici e zone verdi in cui
sono presenti gli elementi ove effettuare la
manutenzione ordinaria.
Descrizione sintetica dell’opera Saranno svolte principalmente operazioni
inerenti
al
restauro
(carteggiatura
e
riverniciatura) di panchine in legno, di recinzioni
metalliche ed in legno.
Data presunta inizio lavori 01.12.2013
Durata dei lavori 180 gg.
N° medio presunto lavoratori 2
N° massimo presunto lavoratori 3
Numero uomini/giorno 210
Importo presunto dei lavori Euro 23.000,00 + euro 400,00 per sicurezza
Soggetti con compiti di sicurezza Xxxxxxxx
Responsabile dei lavori dott. arch. Antonia MERIZZI
Coordinatore per la sicurezza in fase di dott. arch. Carmelo TROVATO
progettazione
Coordinatore per la sicurezza in fase di xxxxxxxx
esecuzione
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RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA
DELL’INTERVENTO
Descrizione sommaria I lavori consistono in:
dell’opera 1. Restauro di recinzioni metalliche ed in legno
2. Carteggiatura e riverniciatura delle assi di legno di panchine
DESCRIZIONE DELLE FASI DEL
PROCEDIMENTO ATTUATIVO
Si prevede che vengano allestiti diversi piccoli cantieri in
corrispondenza delle aree ove intervenire.
Le aree di cantiere rimarranno interdette ai non addetti ai lavori.
Le diverse fasi realizzative possono essere quindi così individuate:
- carteggiatura e riverniciatura delle assi di legno di panchine
site in luoghi diversi
- manutenzione di inferriate in metallo e di recinzioni in
legno
INDIVIDUAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
DELLE ATTIVITA’ LAVORATIVE E CRITICITA’
DELLE STESSE
Le attività lavorative previste dall’appalto si caratterizzano
fondamentalmente per due aspetti:
- tutte le attività si sviluppano in ambiente esterno, tranne
quelle relative alle operazioni di manutenzione inerente alle
panchine, che potranno essere eseguite anche in
laboratorio;
- tutte le attività si svolgono in ambienti in assenza di
traffico veicolare – fatta eccezione per i mezzi d’opera e
per il traffico automobilistico limitrofo ai vari giardini
oggetto degli interventi.
L’ambiente esterno presenta le seguenti criticità:
- rischio di infezioni;
- rischio di slogamenti derivanti dal terreno accidentato;
- rischio per la movimentazione dei carichi;
- rischio biologico comportante sorveglianza sanitaria
(zecche).
I cantieri più significativi saranno recintati durante l’esecuzione
dei lavori. Laddove invece sarà necessario intervenire solamente su
singoli elementi di arredo da restaurare si provvederà a recintare
solamente l’area strettamente necessaria lasciando la fruibilità
della restante area pubblica. Le diverse zone di lavorazione
dovranno pertanto di volta in volta essere circoscritte per evitare
incidenti.
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RISCHI PRESENTI IN CANTIERE O TRASMESSI
ALL’ESTERNO
Natura del terreno Varia, a seconda delle differenti aree oggetto dei lavori.
Angolo di declivio naturale Le aree oggetto degli interventi sono di solito pianeggianti o con
scarsa pendenza.
Orografia dell’area Varie, a seconda delle differenti aree oggetto dei lavori.
Livello di falda Ininfluente
Impianti cittadini già A seconda delle aree: impianti idrici ACEGAS sottostanti;
presenti in cantiere impianti di irrigazione.
Linee elettriche interrate Illuminazione di alcuni giardini.
Acquedotto cittadino ACEGAS
Condizioni di contorno del Zone pedonali con veicolarità perimetrale
cantiere
Viabilità
Rischi trasmessi all’ambiente SI
circostante
Possibile caduta di materiali
dall’alto
Possibile trasmissione di SI
agenti inquinanti (polvere,
rumore, ….)
Possibile propagazione di SI
incendi
Misure relative ai rischi
ambientali
-
particolari cautele contro la presenza di zecche sul
territorio – agenti biologici;
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ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Delimitazione delle aree pericolose
I cantieri più significativi saranno delimitati da recinzioni, saranno posti in opera i cartelli
informatori e di divieto di accesso ai non autorizzati.
Ogni zona di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si tratta di materie o
sostanze pericolose, dovrà essere opportunamente delimitata e segnalata.
Viabilità
La viabilità interna al cantiere deve conseguire lo scopo di evitare le interferenze con le attività
lavorative, per questo motivo sarà ridotta allo stretto necessario. La velocità massima consentita
degli eventuali mezzi di cantiere sarà di 5 km/h.
Dotazione di servizi igienico – assistenziali e sanitari
Trattandosi di cantieri “mobili”, sempre di scarse dimensioni e di durata anche oraria e non
giornaliera, non è necessaria l’installazione della baracca di cantiere. Gli operai dovranno pertanto
cambiarsi e lavarsi presso le strutture della ditta. Le dotazioni di soccorso dovranno essere contenute
negli autoveicoli che conducono gli operai nei singoli cantieri.
Impianto elettrico di cantiere
L’impianto elettrico è sostituito da un generatore portatile di corrente.
Segnaletica di sicurezza
La segnaletica di sicurezza sarà conforme a quanto disposto al titolo V art. 162 del D.L. 81/2008 e
le prescrizioni di cui agli allegati da XXIV a XXXII. In cantiere sono da prevedersi, in genere, i
seguenti cartelli:
1. all’ingresso pedonabile dei cantieri più estesi: divieto di accesso ai non addetti, obbligo d’uso
delle scarpe antinfortunistiche, del casco protettivo e dei guanti, di avvertimento di caduta di
carichi sospesi, di percorsi accidentati e pericolo caduta dall’alto, passaggio veicoli di cantiere;
2. ingresso carrabile: oltre ai cartelli di cui al punto precedente, cartello di pericolo generico con
specifica di entrare adagio, cartello di divieto di superare la velocità massima consentita in
cantiere;
3. nei luoghi in cui esistono specifici pericoli: obbligo di indossare i dispositivi di protezione
individuali, in relazione alle necessità;
4. sotto il raggio di azione degli apparecchi di sollevamento: cartello di avvertimento di carichi
sospesi o di caduta rami;
5. in prossimità dei quadri elettrici e delle linee elettriche aeree e interrate: cartello di
avvertimento tensione elettrica pericolosa, di divieto di spegnere con acqua;
6. sui mezzi di trasporto: divieto di trasporto persone non autorizzate;
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7.
in prossimità di macchine: cartelli di divieto di pulire e lubrificare con gli organi in moto,
divieto di effettuare manutenzioni con organi in moto, divieto di rimuovere i dispositivi di
protezione e di sicurezza, divieto di avvicinarsi alle macchine con scarpe, cravatta e abiti
svolazzanti, cartelli sulle norme di sicurezza d’uso delle macchine (sega circolare, betoniera,
tagliaferro e piegaferri, …);
8. divieto di usare fiamme libere (depositi di bombole, di solventi e vernici, di lubrificanti);
9. in prossimità degli scavi: cartelli di avvertimento di caduta negli scavi, cartelli di divieto di
avvicinarsi agli scavi, di avvicinarsi all’escavatore in funzione e di depositare materiali sui cigli
dello scavo;
10. distribuite nel cantiere: cartelli riportanti le norme di sicurezza per gli imbragatori ed il codice
di segnalazione delle manovre per la movimentazione dei carichi;
Movimentazione manuale dei carichi
La movimentazione manuale dei carichi può costituire un rischio quando il peso del carico supera
Kg 30, ovvero meno in funzione dei seguenti fattori: fattore d’altezza, fattore di dilocazione, fattore
di orizzontalità, fattore di frequenza, fattore di asimmetria e fattore di presa.
Il datore di lavoro deve adottare le misure organizzative necessarie a ricorrere ai mezzi appropriati,
adottando, se del caso, attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione
manuale dei carichi da parte dei lavoratori (D.L. 81/2008 art. da 167 a 169).
Il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori informazioni a riguardo del peso del carico, del suo
centro di gravità e sulla sua corretta movimentazione (D.L. 81/2008 art. 169).
I mezzi di trasporto dei materiali dovranno risultare appropriati, per quanto riguarda la sicurezza,
alla natura, alla forma e al volume dei carichi a cui sono destinati; dovranno essere dotati di idonei
dispositivi di frenatura e di segnalazione acustica e luminosa; dovranno avere i posti di manovra che
permettano la perfetta visibilità di tutta la zona di azioneLe modalità d’impiego degli apparecchi di trasporto ed i segnali prestabiliti per le manovre devono
essere richiamati mediante avvisi chiaramente leggibili (D.L. 81/2008).
Adempimenti precedenti l’inizio dell’attività lavorativa
A cantiere installato occorrerà procedere al perfezionamento dei seguenti adempimenti tecnico
amministrativi:
1. controllo, prima della messa in esercizio, degli impianti e delle attrezzature da utilizzare in
cantiere;
2. accordo con l’ente gestore di linee elettriche (ENEL, FF.SS., Aziende servizi comunali) per
l’esecuzione di lavori che si intendono eseguire a distanza inferiore a m 5,00 dalle linee
aeree stesse;
3. istituire il registro infortuni per il cantiere, regolarmente vidimato dalla A.S.S. competente
per territorio;
4. denuncia all’ISPESL, o alla A.S.S. nel caso di solo trasferimento, per l’installazione degli
apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg (Art. 7 D.M. 12.09.59).
Lavorazioni date in subappalto
Per l’intervento si può prevedere la presenza di lavoratori autonomi nei limiti previsti dalle norme e
nei limiti delle singole lavorazioni elencate in sede di offerta; in seguito verranno evidenziati i
rapporti con eventuali imprese subappaltatrici e lavoratori autonomi dovranno avere con l’impresa
principale e con i coordinatori per la sicurezza.
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Coordinamento misure di prevenzione impresa appaltante-subappaltatore
Prima dell’avvio delle lavorazioni affidate o date in subappalto a ditte o lavoratori autonomi il
coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, convocherà una riunione a cui parteciperanno i
responsabili di cantiere dell’impresa principale, delle imprese subappaltatrici e dei lavoratori
autonomi, in cui si programmeranno gli interventi di prevenzione e protezione in relazione alle
specifiche attività lavorative svolte contemporaneamente e/o sequenzialmente in cantiere, e ai
relativi rischi connessi. Tale azione di coordinamento e reciproca informazione sarà
opportunamente documentata.
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Stima della durata delle lavorazioni
Nr.
Descrizione
1
2
ALLESTIMENTO CANTIERI
Restauro panchine in legno, recinzioni
3
SMANTELLAMENTO CANTIERI
Durata
Inizio
5
180
01/12/2013
5
DIC
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
xxx
xxx xxx xxx xxx xxx xxx
xxx
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ATTREZZATURE ED IMPIANTI
DI CANTIERE
UTENSILI E ATTREZZATURE MANUALI
UTENSILI ED ATTREZZATURE PORTATILI ELETTRICHE
ATTREZZI MOBILI O PORTATILI A MOTORE A SCOPPIO
AUTOBETONIERA E CANALA - GETTO DEL CALCESTRUZZO
MACCHINA TAGLIA ASFALTO E PIETRA A DISCO
MACCHINA TAGLIASFALTO A MARTELLO
AUTOGRU’
ESCAVATORE
TRASPORTO MATERIALI: A MACCHINA
TRATTORINO CON ATTREZZATURA DI SOLLEVAMENTO E
TRASPORTO
AUTOCARRO
ESCAVATORE CON MARTELLO DEMOLITORE
PIEGAFERRO
TRINCIAFERRO
AUTOSCALA
SCALE SEMPLICI PORTATILI
RECINZIONE CANTIERE
OPERE PROVVISIONALI
ANDATOIE E PASSERELLE
IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
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Categoria UTENSILI
Oggetto della UTENSILI E ATTREZZATURE MANUALI
scheda
Procedura Uso di utensili ed attrezzature manuali.
esecutiva
Attrezzatura Pale, picconi, mazze, ecc...
Rischi Ferite, proiezioni di schegge o di frammenti, inalazioni di polveri.
Misure Mettere a disposizione dei lavoratori utensili adeguati al lavoro da svolgere ed
Legislative idonei ai fini della sicurezza e salute (titolo III del D.L. 81/2008 – rifer. Alleg. V).
Accertarsi del buono stato di conservazione e di efficienza degli utensili e delle
attrezzature (titolo III S.L. 81/2008).
Programmare una sistematica manutenzione preventiva degli utensili (titolo III
D.L. 81/2008).
Nei lavori di riparazione o di manutenzione devono essere usate attrezzature e
disposte opere provvisionali , tali da garantire l’effettuazione dei lavori in
condizioni di sicurezza (titolo III D.L. 81/2008).
Durante i lavori su scale o luoghi sopraelevati, gli utensili devono essere tenuti
entro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta.
Misure tecniche Eliminare gli utensili difettosi o usurati.
Vietare l’uso improprio degli utensili.
Programmare una sistematica manutenzione preventiva degli utensili.
DPI (D.L. A seconda dei casi: guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali o visiere,
81/2008 artt. da mascherine.
74-79) Idonei otoprotettori in base alla valutazione del rischio rumore .
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Categoria UTENSILI
Oggetto della UTENSILI ED ATTREZZATURE PORTATILI ELETTRICHE
scheda
Procedura Uso di attrezzature portatili elettriche.
esecutiva
Attrezzatura Trapani, martelli demolitori, elettroseghe a disco diamantato .... .
Rischi Elettrocuzione o folgorazione, rumore, inalazione di polveri, ferite, proiezioni di
schegge o di frammenti.
Misure Mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da svolgere
Legislative ovvero adatte a tali scopi ai fini della sicurezza e della salute.
Prima dell’uso attuare le misure tecniche ed organizzative adeguate per ridurre al
minimo i rischi.
Accertarsi del buono stato di conservazione e di efficienza delle attrezzature.
Programmare una sistematica manutenzione preventiva delle attrezzature.
L’apparecchio elettrico deve avere le derivazioni a spina e i conduttori mobili
intermedi tali da impedire che una spina non inserita nella propria presa risolti in
tensione. Le prese a spina utilizzate devono essere tali che non sia possibile
entrare accidentalmente in contatto con le parti in tensione della presa e con le
parti in tensione della spina durante le fasi di inserimento o disinserimento.
Se l’apparecchio elettrico ha potenza superiore a 1000 Watt accertarsi che sia
presente a monte un interruttore di protezione.
Consentire l’uso all’aperto di attrezzature elettriche alimentate a tensione non
superiori a 220 V.
Nei lavori all’aperto è vietato l’uso di utensili elettrici portatili a tensione
superiore a 220 V. Dal momento che per motivi di sicurezza, gli utensili elettrici
portatili sono realizzati a doppio isolamento, è consentito derogare al loro
collegamento all’impianto di terra. Anzi tale possibilità deve essere addirittura
intesa come un divieto, dato che collegare un utensile elettrico a doppio
isolamento a terra comporta maggiori rischi che lasciarlo senza collegamento.
Nei lavori in luoghi conduttori ristretti (ad esempio, piccole cisterne metalliche, cunicoli
umidi, l’interno di tubazioni metalliche, scavi ristretti nel terreno) è vietato l’uso di
utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50 V.
In questi casi occorre utilizzare utensili elettrici portatili alimentati o da un
trasformatore d’isolamento (220/220 V), che ha tra gli avvolgimenti un
isolamento doppio o rinforzato oppure uno schermo metallico collegato a terra, o
da un trasformatore di sicurezza (ad esempio 220/24 V), che fornisce energia
elettrica a bassissima tensione (non superiore a 50 V). Sia il trasformatore
d’isolamento che quello di sicurezza devono essere mantenuti fuori del luogo
conduttore ristretto.
Verificare che l’apparecchio elettrico sia dotato di interruttore incorporato nella
carcassa tale da consentire la messa in funzione e l’arresto in tutta sicurezza.
DPI (D.L. A seconda dei casi: guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali o visiere,
81/2008 art. ) mascherine. Idonei otoprotettori in base alla valutazione del rischio rumore.
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Categoria MACCHINE DA CANTIERE
Oggetto della ATTREZZI MOBILI O PORTATILI A MOTORE A SCOPPIO
scheda
Procedura Uso di attrezzi mobili o portatili a motore a scoppio
esecutiva
Attrezzatura Piastra compattatrice, motosega a disco diamantato, motofalciatrice, ecc ... .
Rischi Vibrazioni, rumore, inalazione di gas e polveri, ferite, proiezioni di schegge o
di frammenti, incendio o esplosione.
Misure Legislative Mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da
svolgere ovvero adatte a tali scopi ai fini della sicurezza e della salute (titolo III
del D.L. 81/2008 – rif. Alleg. V).
Prima dell’uso attuare le misure tecniche ed organizzative adeguate per ridurre
al minimo i rischi.
Programmare una sistematica manutenzione preventiva delle attrezzature.
Accertarsi del buono stato di conservazione e di efficienza degli utensili e delle
attrezzature.
Programmare una sistematica manutenzione preventiva delle attrezzature.
Se l’attrezzatura di lavoro comporta pericoli dovuti ad emanazione di gas,
vapori o liquidi ovvero emissioni di polvere, deve essere munita di appropriati
dispositivi di ritenuta ovvero di estrazione vicino alla fonte corrispondente ai
pericoli.
Se ciò è appropriato e funzionale rispetto ai pericoli dell’attrezzatura di lavoro
e del tempo di arresto normale, un’attrezzatura di lavoro deve essere munita di
un dispositivo di arresto di emergenza.
Misure tecniche Posizionare l’apparecchiatura in modo stabile al fine di ridurre le vibrazioni e
lontano da sostanze infiammabili o con rischio di esplosione.
Verificare le protezioni dall’attrezzatura prima dell’uso.
Accertarsi che i dispositivi di silenziamento siano efficaci.
Addestrare adeguatamente il personale adibito all’uso di attrezzature mobili e
portatili a motore.
Attenersi alle indicazioni sull’uso delle attrezzature fornite dal fabbricante
(obbligatorie per quelle con marcatura CE) e ai codici di buona pratica.
Accertarsi che alle attrezzature siano sempre allegati i libretti d’uso;
Eliminare le attrezzature difettose o usurate.
Vietare l’uso improprio delle attrezzature.
DPI (D.L. 81/2008 A seconda dei casi: guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali o visiere,
Idonei otoprotettori in base alla valutazione del rischio rumore.
art. Da 74 a 79) mascherine.
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Categoria MACCHINE MOVIMENTO TERRA E TRASPORTO MATERIALI
Oggetto della scheda TRASPORTO MATERIALI: A MACCHINA
Procedura esecutiva Trasporto con autocarro entro il cantiere di materiali da costruzione o
provenienti dagli scavi o dalle demolizioni.
Attrezzatura Autocarro.
Rischi Investimento degli operai che transitano lungo i percorsi degli
automezzi (specie nelle operazioni di retromarcia);
cedimento del fondo stradale e conseguente ribaltamento
dell’automezzo con pericolo per l’autista e per gli operai a ridosso
dell’automezzo stesso;
caduta di materiale trasportato dagli autocarri sugli operai;
incidenti per malfunzionamento dei dispositivi frenanti o di
segnalazione dell’automezzo.
Misure tecniche e Prima dell’uso: verificare l’efficienza dei dispositivi frenanti, di
legislative (rif. D.L. segnalazione acustica e luminosa e regolare gli specchietti retrovisori e
81/2008 titolo III) laterali.
Durane l’uso: farsi assistere da personale a terra durante le operazioni in
retromarcia, adeguare la velocità ai limiti consentiti in cantiere,
procedendo a passo d’uomo nelle vicinanze di operai, non caricare
materiale sfuso oltre l’altezza delle sponde laterali; coprire con un telo
il materiale sfuso trasportato entro il cassone; non trasportare persone
sul cassone. Dopo l’uso: ripulire l’automezzo con particolare attenzione
per gli specchi, le luci, le ruote, i freni; effettuare la manutenzione
programmata dell’automezzo e sottoporlo a revisione periodica.
DPI (D.L. 81/2008 da art. Idonei otoprotettori in base alla valutazione del rischio rumore.
74 a 79)
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Categoria MACCHINE MOVIMENTO E SOLLEVAMENTO MATERIALI
Oggetto della scheda TRATTORINO MUNITO DI ATTREZZATURE DI
SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
Procedura esecutiva Utilizzo del mezzo per sollevamento e trasporto materiali in cantiere
Attrezzatura Trattorino munito di attrezzature di sollevamento e trasporto
Rischi
-
investimenti degli operai per errata manovra del guidatore o per
errato posizionamento del carico;
schiacciamento del guidatore per il ribaltamento del mezzo.
Misure Legislative (titolo Nell’esercizio dei mezzi di sollevamento e di trasporto si devono
III D.L. 81/2008) adottare le necessarie misure per assicurare la stabilità del mezzo e del
suo carico nella movimentazione del carico è vietata la presenza degli
operai nel campo d’azione della macchina operatrice.
I carichi prima del trasporto devono essere assicurati con idonee
imbracature.
Misure tecniche Il manovratore del mezzo deve essere opportunamente formato ed aver
maturato sufficiente esperienza nell’uso della macchina.
Nell’uso della macchina il manovratore deve accertarsi dell’efficienza
dell’imbracatura del materiale da sollevare, il posizionamento
equilibrato del carico sulle lame trasportatrici.
Il manovratore deve allontanare preventivamente le persone nel raggio
di influenza della macchina stessa prima di avviare la movimentazione
del carico.
Deve accertarsi dell’efficienza del mezzo e dei dispositivi di sicurezza.
Non deve utilizzare il mezzo per il trasporto di persone.
Deve prontamente segnalare al diretto superiore le deficienze
riscontrare nell’uso della macchina.
DPI (D.L. 81/2008 da art. I lavoratori a terra devono essere forniti di casco, guanti, scarpe di
74 a 79) sicurezza.
Adempimenti Il mezzo se di potenza superiore a 15 KW può essere messo in
commercio a partire dal 21.4.88 soltanto se muntio di struttura di
protezione in caso di ribaltamento (ROPS) accompagnata dal certificato
di conformità del fabbricante e recante il marchio CE (D.M. 593/87) e
se vi si può fissare una struttura di protezione in caso di caduta oggetti
(FOPS)
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Categoria ATTREZZATURE DI LAVORO - MACCHINE
Oggetto della scheda AUTOCARRO
Riferimenti normativi - Direttiva Macchine CEE 392/89
applicabili - Codice e Disposizioni di Circolazione Stradale
Rischi evidenziati
dall’analisi dei pericoli e
delle situazioni pericolose
durante il lavoro
- Urti, colpi, impatti compressioni
- olii minerali e derivati
- cesoiamento, stritolamento
- incendio
Misure di prevenzione e PRIMA DELL’USO:
istruzioni per gli addetti - verificare accuratamente l’efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i
comandi in genere;
- verificare l’efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione
acustici e luminosi;
- garantire la visibilità del posto di guida;
- controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del
messo.
DURANTE L’USO:
- segnalare l’operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere;
- non trasportare persone all’interno del cassone;
- adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo
d’uomo in prossimità dei posti di lavoro;
- richiedere l’aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi
ristretti o quando la visibilità è incompleta;
- non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata;
- non superare la portata massima;
- non superare l’ingombro massimo;
- posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben
distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto;
- non caricare materiale sfuso oltre l’altezza delle sponde;
- assicurarsi della corretta chiusura delle sponde;
- durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare;
- segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti.
DOPO L’USO:
- eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al
reimpiego, con particolare riguardo per i pneumatici e freni,
segnalando eventuali anomalie;
- pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di
comando;
Dispositivi di protezione - guanti;
individuale - calzature di sicurezza;
- elmetto;
- indumenti protettivi (tutte)
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Categoria APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO
Oggetto della scheda PIATTAFORME MOBILI SVILUPPABILI
Procedura esecutiva Utilizzo della piattaforma, su gomme o su stabilizzatori, in cantiere.
Attrezzatura Piattaforma su gomme o su stabilizzatori.
Rischi Schiacciamento per ribaltamento del mezzo,
investimento
colpito da materiale trasportato o sollevato da mezzo per errore di
manovra,
da rumore e da vibrazioni,
caduta per scivolamento o dall’alto.
Misure Legislative da I mezzi di sollevamento devono risultare appropriati, per quanto riguarda
osservare (D.L. 81/2008) la sicurezza, alla natura, alla forma e al volume dei carichi a cui sono
destinati.
Nell’esercizio del mezzo di sollevamento e di trasporto si devono
adottare le necessarie misure per assicurare la stabilità del mezzo e del
suo carico.
- se su gomme la stabilità è garantita dal buono stato dei pneumatici e
dal corretto valore della pressione di gonfiaggio;
- se su martinetti stabilizzatori, la stabilità dipende dalla resistenza del
terreno (terreno di riporto non compattato 0,10 N/cmq, terreni compatti
4,00 N/cmq, argilla o sabbia 1,20 N/cmq, ghiaia 4,70 N/cmq, pietrisco o
tufo 7,10 N/cmq, rocce compatte 15,00 N/cmq), in funzione della quale
sarà ampliato il piatto dello stabilizzatore.
Il mezzo deve essere utilizzato nei limiti del diagramma di carico,
indicante le portate massime in funzione dell’inclinazione e della
lunghezza del braccio, dell’area di lavoro (frontale, posteriore o laterale),
delle condizioni di lavoro su pneumatici o su stabilizzatori.
Il cestello utilizzato deve portare in rilievo o incisa l’indicazione della
loro portata massima ammissibile (da non confondersi con la portata
dell’apparecchio).
I mezzi di sollevamento devono essere provvisti di dispositivi di
frenatura atti ad assicurare il pronto arresto e la posizione di fermo
carico e del mezzo e, quanto è necessario ai fini della sicurezza, a
consentire la gradualità dell’arresto. Nei casi in cui l’assenza di forza
motrice può comportare pericoli per le persone, i mezzi di sollevamento
devono essere provvisti di dispositivi che provochino l’arresto
automatico graduale) sia del mezzo che del carico. Tali prescrizioni si
attuano dotando i mezzi di freni ad intervento automatico in assenza di
forza motrice, i quali devono essere periodicamente registrati in
relazione alla utilizzazione dell’apparecchio e secondo le istruzioni
riportate sul manuale delle istruzioni della casa costruttrice.
Verificare l’efficienza dei dispositivi di segnalazione e avvertimento
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acustici e luminosi, nonché d’illuminazione del campo di manovra.
Verificare che il posto di manovra permetta la perfetta visibilità di tutta
la zona d’azione del mezzo.
Il sollevamento ed il trasporto di persone deve avvenire, previa adozione
di idonee misure precauzionali.
Le modalità di impiego degli apparecchi di sollevamento e di trasporto
ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre devono essere
richiamati mediante avvisi facilmente leggibili (segnaletica di sicurezza).
Porre estrema attenzione alle linee elettriche (qualora presenti), dalle
quali si dovrà mantenere una distanza di sicurezza non inferiore a m. 5.
Misure tecniche da - Il manovratore e l’operatore a cestello devono essere opportunamente
osservare formati sull’uso dell’apparecchio;
- gli stabilizzatori devono essere completamente estesi e bloccati prima
dell’inizio del lavoro;
- nel caso di sollevamento su pneumatici devono essere rispettate le
pressioni di gonfiaggio indicate dalla Ditta costruttrice e devono essere
inseriti i freni di stazionamento della traslazione prima del sollevamento;
- prima di effettuare qualsiasi movimento verificare che il cestello o il
braccio non possano urtare contro strutture fisse o si possano avvicinare
pericolosamente a linee elettriche;
- bloccare il braccio se non si sta eseguendo alcuna manovra;
- l’operatore a cestello deve rispettare i segnali specifici nel dare le
istruzioni al manovratore.
DPI (D.L. 81/2008) Idonei otoprotettori;
ganci di sicurezza per l’operatore a cestello.
Adempimenti 1) Collaudo dell’apparecchio di sollevamento presso l’Ispels (art. 194
DPR 547/55), nelle
more dell’intervento Ispels
l’utente può
utilizzare l’apparecchio con l’osservanza delle prescrizioni normative; le
macchine operatrici posatubi denominate “side boom” non sono soggette
agli obblighi dell’art. 194;
2) verifiche periodiche biennali effettuate dal Presidio Multizonale di
Prevenzione;
3) verifiche periodiche annuali presso l’A.S.S.;
4) collaudo dell’automezzo presso la motorizzazione civile (si ricorda
che l’automezzo deve essere dotato di controtelaio di rinforzo in
conformità alla circ. 77 del 23.12.76 del M. del lavoro);
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Categoria ATTREZZATURE DI LAVORO
Oggetto della scheda SCALE SEMPLICI PORTATILI
Procedura esecutiva Uso di scale semplici portatili.
Attrezzatura Scale semplici portatili.
Rischi Caduta dall’alto per rischio di rottura, di scivolamento o ribaltamento.
Misure legislative (D.L. Le scale semplici portatili devono essere appropriate all’uso a cui sono
81/2008) destinate.
Prima dell’uso verificare lo stato di conservazione degli elementi
costituenti la scala portatile e l’efficienza dei dispositivi
antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti e dei ganci di
trattenuta, quando presenti, all’estremità superiore.
Prima dell’uso assicurarsi che l’appoggio (inferiore o superiore) sia
piano (sono da preferire le scale dotate di piedini regolabili per la messa
a livello), ovvero che possa essere reso tale e non cedevole.
Durante l’uso assicurasi della stabilità della scala e quando necessario
far trattenere al piede da altra persona. All’uopo, secondo i casi, devono
essere adoperati chiodi, graffe di ferro, listelli, tasselli, legature, saettoni,
in modo che siano evitati sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti od
inflessioni accentuate.
Se la scala serve ad accedere ad un piano la sua lunghezza deve essere
tale che i montanti sporgano di almeno un metro oltre il piano di
accesso, anche ricorrendo al prolungamento di un solo montante, purchè
fissato con legature di reggetta di ferro o sistemi equivalenti.
Caratteristiche regolamentari delle scale semplici portatili:
- resistenza,
- pioli (di tipo antisdrucciolevoli) fissati ai montanti (incastrati, per
quelle di legno, e trattenuti con tiranti di ferro applicati sotto i due pioli
estremi e uno intermedio per quelle lunghe più di 4 metri),
- dispositivi di appoggio antiscivolo applicati alla base dei montanti,
- sistemi di trattenuta (ganci) all’estremità superiore (richiesti quando
ricorrono pericoli per le condizioni di stabilità della scala).
Misure tecniche Curare la corretta inclinazione della scala durante l’uso, posizionando il
piede della scala ad ¼ della lunghezza della scala stessa.
Vietare l’uso della scala oltre il terzultimo piolo. Se necessario ricorrere
a scale più lunga.
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Categoria RECINZIONI
Oggetto della scheda RECINZIONE CANTIERE
Procedura esecutiva Realizzazione di recinzione di cantiere eseguita con paletti, in ferro o in
legno, infissi nel terreno o in plinti di calcestruzzo e rete metallica.
Attrezzatura Martello demolitore, compressore, piccone, pala, altri utensili d’uso
comune.
Rischi Danni a carico dell’apparato uditivo (da rumore) e degli arti superiori (da
vibrazioni) per l’uso del martello pneumatico;
lesioni e contusioni alle mani e ad altre parti del corpo per l’uso del
piccone e della pala;
elettrocuzione;
proiezione di schegge e frammenti.
Misure Legislative da Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere
osservare (D.L. 81/2008) apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le disposizioni
necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di
lavoro.
Disporre cartello di identificazione del cantiere.
Utilizzare utensili ed attrezzature elettriche portatili e mobili in
conformità alle norme (vedi schede relative).
I compressori devono essere provvisti di una valvola di sicurezza tarata
per la pressione massima di esercizio e di dispositivo che arresti
automaticamente il lavoro di compressione al raggiungimento della
pressione massima di esercizio.
Misure tecniche L’accesso e il perimetro del cantiere devono essere segnalati in modo da
preventive essere chiaramente visibili ed individuabili.
Realizzare, se possibile, accessi separati per i lavoratori e per gli
automezzi.
L’applicazione di bande colorate deve essere fatta tenendo tale
recinzione a metri 2 dalla zona di pericolo.
Per le ore notturne e diurne con scarsa visibilità le recinzioni e i cartelli
devono essere segnalati con lanterne controvento e dispositivi
rifrangenti.
Le eventuali lampade elettriche di segnalazione devono essere a tensione
di 24 Volt.
DPI (D.L. 81/2008) Casco, guanti, otoprotettori, scarpe di sicurezza con suola imperforabile.
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Categoria RECINZIONI
Oggetto della scheda OPERE PROVVISIONALI
Procedura esecutiva Realizzazione di recinzione di cantiere eseguita con paletti in ferro
infissi nel terreno e rete plastificata.
Attrezzatura Mazza, trapano, altri utensili d’uso comune.
Rischi Lacerazioni alle mani per l’uso della mazza;
elettrocuzione;
proiezione di schegge e frammenti.
Misure Legislative da E’ consentito l’uso, in deroga al collegamento di terra, di utensili
osservare elettrici portatili e di macchine elettriche mobili purché dotati di doppio
isolamento certificato da istituto riconosciuto dallo stato (DM 20.1168).
Usare utensili conformi alla norma (vedi scheda relativa).
Misure tecniche da Per le ore notturne e diurne con scarsa visibilità le recinzioni e i cartelli
osservare devono essere segnalati con lanterne controvento e dispositivi
rifrangenti.
Le eventuali lampade elettriche di segnalazione devono essere a tensione
di 24 Volt.
DPI (D.L. 81/2008) Casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile.
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PRESCRIZIONI OPERATIVE
SULLE FASI LAVORATIVE
ELENCO FASI
ALLESTIMENTO CANTIERE
Realizzazione della recinzione, verifica interferenze elettriche
TRASPORTO MECCANICO DEI CARICHI
MONTAGGIO ARREDO URBANO
Montaggio arredo urbano in legno e metallo
SMOBILIZZO CANTIERE
Smontaggio delle recinzioni, ecc.
N.B.
Le fasi lavorative previste per la realizzazione del progetto di
manutenzione ordinaria degli arredi presenti nelle aree verdi pubbliche,
e qui analizzate, riguardano quelle assimilabili ad operazioni proprie dei
cantieri edili o di Genio Civile (quali la costruzione di manufatti, ecc.);
relativamente alle attività nelle aree verdi il documento detta
prescrizioni in quanto trattasi di lavori in altezza, lavori di scavo ed
opere edili in genere (D.L. 81/2008).
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Categoria ALLESTIMENTO DI CANTIERE
Fase lavorativa ALLESTIMENTO CANTIERE
Procedura esecutiva Realizzazione della recinzione, installazione macchine (sega circolare,
piegaferri e tagliaferro, ...), allestimento delle vie di circolazione per
uomini e mezzi, delimitazione delle aree destinate allo stoccaggio di
materiali di costruzione e di quelli di risulta, collocazione della
segnaletica e di presidi antincendio, designazione degli addetti alle
gestione dell’emergenza.
Attrezzatura Recinzioni leggere amovibili.
Rischi (Vedi schede dell’organizzazione del cantiere)
Misure Legislative (Vedi schede dell’organizzazione del cantiere)
Misure Preventive Predisporre preventivamente, in collaborazione tra le imprese e il
coordinatore per l’esecuzione, il progetto di cantiere.
Misure protettive (D.L. (Vedi schede dell’organizzazione del cantiere)
81/2008)
Adempimenti (Vedi schede dell’organizzazione del cantiere)
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Categoria TRASPORTO MECCANICO DEI CARICHI
Fase lavorativa SOLLEVAMENTO E TRASPORTO DEI MATERIALI
Procedura esecutiva Imbracatura del carico, sollevamento, trasporto e posa.
Attrezzatura Trattorino con sollevatore e paranco
Rischi - Schiacciamento degli operai addetti al controllo manuale delle
operazioni di imbracatura e sollevamento dei carichi;
- ribaltamento del mezzo per mancata equilibratura del carico;
- contatto con macchina operatrice per errata manovra del guidatore od a
causa della inadeguata circolazione dei mezzi e delle persone.
Misure legislative da Le manovre per il sollevamento ed il trasporto dei carichi devono essere
osservare (D.L. 81/2008) disposte in modo da evitare spostamenti non controllati dei carichi e la
loro caduta.
Nel sollevare il carico deve essere eseguita la prova di equilibratura del
carico e deve esserne osservato il comportamento.
Le modalità di impiego degli apparecchi di sollevamento e di trasporto
ed i segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre devono essere
richiamati mediante avvisi leggibili.
I segnali devono essere conformati a quelli indicati dall’ENPI.
Misure preventive da Prima dell’inizio delle operazioni il responsabile del cantiere deve:
- accertarsi che nel raggio d’azione del paranco non sostino
osservare
operatori;
- accertarsi che il trattorino sia posizionato orizzontalmente e su
superficie idonea a sostenere i carichi in modo che non vi siano
sprofondamento o sbilanciamento del mezzo;
- in fase di sosta la macchina utilizzata deve essere posta in modo
tale da impedirne l’uso a persone non autorizzate.
Misure protettive - DPI Scarpe antinfortunistiche, guanti, casco, idonei otoprotettori in base alla
(D.L. 81/2008) valutazione del rischio rumore.
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Categoria MONTAGGIO
Fase lavorativa MONTAGGIO ARREDO URBANO
Procedura esecutiva Montaggio impianti di arredo urbano in legno, metallo e pietra
Attrezzatura Utensili elettrici portatili: attrezzi manuali; apparecchio di sollevamento
carichi; scale semplici o doppie.
Rischi Caduta dall’alto;
lesioni per contatti con gli utensili elettrici portatili;
lesioni a causa degli utensili manuali;
elettrocuzione;
lesioni dorso lombari per movimentazione manuale dei carichi;
danni a carico dell’apparato uditivo a causa del rumore
Misure legislative da Usare scale semplici e doppie conformi alla legislazione (vedi schede
osservare relative).
Adoperare attrezzature manuali ed utensili elettrici portatili a norma
(vedi scheda attrezzatura relativa); verificare prima dell’uso l’integrità
dell’attrezzature (solidità degli attacchi dei manici in legno agli elementi
metallici, integrità dei cavi elettrici).
Utilizzare utensili elettrici a doppio isolamento non collegati
all’impianto di terra o a bassissima tensione di sicurezza (non superiore
a 50 V ca), (DM 21.11.1968).
Fornire agli addetti le informazioni relative al peso del carico da
sollevare manualmente e alle modalità operative per eseguire tale
operazione (per carichi pesanti o ingombranti richiedere l’aiuto di più
persone) (D.L. 81/2008).
Misure Preventive da Verificare, prima dell’uso, l’efficacia delle catene o altro dispositivo
osservare contro l’apertura delle scale doppie.
Misure Protettive - DPI Scarpe di sicurezza, guanti e casco.
(D.L. 81/2008) Otoprotettori in base alla valutazione del rischio rumore art. 187:198
D.L. 81/2008.
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Categoria SMOBILIZZO CANTIERE
Fase lavorativa SMOBILIZZO CANTIERE
Procedura esecutiva Smontaggio delle baracche, delle recinzioni, dell’impianto elettrico e
delle altre strutture provvisionali di cantiere.
Rischi Danni causati dal movimento e caduta dei pezzi delle strutture da
smontare;
caduta dall’alto;
contusioni e ferite causate dall’uso delle attrezzature manuali e dai
materiali di smontaggio;
Misure legislative da I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro
osservare(D.L. 81/2008) la caduta o l’investimento di materiali in dipendenza dell’attività svolta.
Ove non possibile la difesa con mezzi tecnici, devono essere adottare
altre misure o cautele adeguate.
Misure preventive da Tenere lontane le persone non addette ai lavori.
osservare Non interrompere l’impianto di protezione contro le scariche
atmosferiche, se non a smantellamento avvenuto delle strutture
metalliche per le quali è stato realizzato.
Misure protettive - DPI Casco, scarpe di sicurezza, guanti e casco.
(D.L. 81/2008) Guanti isolanti e scarpe isolanti per gli elettrici.
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GESTIONE EMERGENZA
Premessa
Qualora non venga disposto diversamente dal contratto di affidamento dei lavori, la gestione
dell’emergenza è a carico dei datori di lavoro delle ditte esecutrici dell’opera, i quali dovranno
designare preventivamente gli addetti al pronto soccorso, alla prevenzione incendi e all’evacuazione
(D.L. 81/2008) ed aver nominato il medico competente.
I datori di lavoro delle imprese esecutrici dei lavori devono adottare le misure necessarie ai fini
della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave ed
immediato.
Per tale scopo, devono designare preventivamente i lavoratori incaricati della gestione
dell’emergenza (D.L. 81/2008). Le misure da attuare sono riportate di seguito.
Al fine di porre in essere gli adempimenti di cui sopra a sensi D.L. 81/2008 i datori di lavoro:
1. organizzano i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto
soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza;
2. designano, tenendo conto delle dimensioni dell’azienda ovvero dell’unità produttiva,
lavoratori incaricati di attuare le misure di pronto soccorso, salvataggio, prevenzione
incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza (il datore di lavoro che non provveda
direttamente designa uno o più lavoratori incaricati di attuare i provvedimenti necessari al
pronto soccorso e assistenza medica);
3. programmano gli interventi, prende i provvedimenti e dà istruzioni affinché i lavoratori
possano, in caso di percolo grave ed immediato che non può essere evitato, cessare la loro
attività ovvero mettersi al sicuro abbandonando il posto di lavoro;
4. prendono provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed
immediato per la propria sicurezza ovvero per quella di altre persone e nell’impossibilità di
contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare
le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici
disponibili.
Obiettivi del Piano di emergenza
Il presente piano d’emergenza si pone l’obiettivo di indicare le misure di emergenza da effettuare
nei casi di pronta evacuazione dei lavoratori, al verificarsi di incendio o di altro pericolo grave ed
immediato, e nei casi in cui è necessario fornire un primo soccorso al personale colpito da
infortunio.
In particolare, prescrive:
1. le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso d’incendio;
2. le procedure per l’evacuazione dal luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e
da altre persone presenti;
3. le disposizioni per richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco e del Servizio di Pronto
Soccorso pubblico;
4. gli interventi di primo soccorso da attuare nei confronti di eventuale infortunio.
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Presidi antincendio previsti
- estintori portatili
a schiuma (luogo d’installazione)
ad anidride carbonica (luogo d’installazione)
a polvere (luogo d’installazione)
- gruppo elettrogeno
- illuminazione e segnaletica luminosa d’emergenza
Azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso d’incendio
Nel caso in cui il lavoratore ravvisi un incendio deve:
- non perdere la calma;
- valutare l’entità dell’incendio;
- telefonare direttamente ai Vigili del Fuoco e Guardie Forestali per la richiesta del pronto
intervento;
- applicare le procedure di evacuazione.
Procedure di evacuazione fino al punto di raccolta
Nel caso in cui il lavoratore è avvisato dell’emergenza incendio, o di altra calamità deve porre in
atto le seguenti azioni:
- non perdere la calma;
- abbandonare il posto di lavoro evitando di lasciare attrezzature che ostacolino il passaggio di altri
lavoratori;
- percorrere la via d’esodo più opportuna in relazione alla localizzazione dell’incendio, evitando,
per quanto possibile, di formare calca;
- raggiungere il luogo sicuro di raccolta dei lavoratori ed attendere l’arrivo dei soccorsi.
Gli addetti all’emergenza devono applicare le seguenti procedure:
- in caso di incendio di modesta entità intervengono con i mezzi estinguenti messi a loro
disposizione;
- in caso di incendio valutato non domabile devono attivare le seguenti procedure di evacuazione
rapida:
1. valutare quale via d’esodo sia più opportuno percorrere e indicarla agli altri
lavoratori;
2. accertarsi che sia stato dato l’allarme emergenza;
3. servirsi dell’estintore per aprire l’eventuale incendio che ostruisce la via d’esodo;
4. attivare la procedura per segnalare l’incendio o altra emergenza ai Vigili del Fuoco
e/o ad altri Centri di coordinamento di soccorso pubblico e richiedere, se del caso,
l’intervento del pronto soccorso sanitario;
5. raggiungere il luogo sicuro di raccolta dei lavoratori e procedere alla identificazione
delle eventuali persone mancanti servendosi dell’elenco dei presenti al lavoro;
6. attendere l’arrivo dei soccorsi pubblici e raccontare l’accaduto.
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Modalità di chiamata dei Soccorsi Pubblici
All’interno del cantiere sarà disponibile almeno un telefono mobile per chiamate esterne ed i relativi
numeri telefonici di interesse pubblico e soccorso.
Colui che richiede telefonicamente l’intervento, deve comporre il numero appropriato alla necessità
(Vigili del Fuoco per l’incendio, Prefettura per altra calamità, Croce Rossa o altro per richiesta
ambulanza) tra quelli indicati nell’elenco sottostante. Deve comunicare con precisione l’indirizzo e
la natura dell’evento, accertandosi che l’interlocutore abbia capito con precisione quanto detto.
Numeri esterni da comporre per la richiesta d’intervento dei servizi pubblici sono i seguenti:
PREFETTURA 040 3731111
VIGLI DEL FUOCO 115
GUARDIE FORESTALI - SERVIZIO ANTINCENDI 1515
UNITA’ DI PRONTO SOCCORSO (ospedale) 118
CROCE ROSSA 040 308710
SOCCORSO PUBBLICO D’EMERGENZA (Polizia) 113
(Carabinieri) 112
ALTRI
Copia dell’elenco e delle relative procedure sopra riportate deve essere consegnata ad ogni
lavoratore.
Verifiche e manutenzioni
Il personale addetto all’emergenza deve effettuare i seguenti controlli periodici
CONTROLLI
PERIODICITA’
Funzionamento della segnaletica di sicurezza
Verifica estintori:
- presenza
- accessibilità
- istruzioni d’uso ben visibili
- sigillo del dispositivo di sicurezza non manomesso
- indicatore di pressione indichi la corretta pressione
- cartellino di controllo periodico sia in sede e correttamente compilato
- estintore privo di segni evidenti di deterioramento
settimanale
Verifica di funzionamento gruppo elettrogeno
Verifica livello d’acqua del serbatoio antincendio
Altri (specificare)
mensile
mensile
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Piano di Sicurezza
Verifiche periodiche da affidare a Ditte specializzate:
CONTROLLI
PERIODICITA’
Estintori portatili
Gruppo elettrogeno
Illuminazione e segnaletica luminosa d’emergenza
Altro (specificare)
semestrale
semestrale
semestrale
Esercitazioni
Il personale deve partecipare periodicamente (almeno una volta l’anno) ad una esercitazione
antincendio per mettere in pratica le procedure di salvaguardia.
PROCEDURE DI PRIMO SOCCORSO
Infortuni possibili nell’ambiente di lavoro
Nel cantiere è statisticamente accertato che le tipologie di lesioni con accadimento più frequente
sono le ferite, le fratture e le lussazioni, distrazioni e contusioni. Inoltre, richiedono particolare
attenzione l’elettrocuzione e la intossicazione.
Per queste lesioni devono essere attuate le seguenti misure.
Norme a carico dei lavoratori
Il lavoratore che dovesse trovarsi nella situazione di essere il primo ad essere interessato da un
infortunio accaduto ad un collega deve:
1) valutare sommariamente il tipo d’infortunio;
2) attenuare gli accorgimenti sopra descritti;
3) avvisare prontamente l’addetto al pronto soccorso, accertandosi che l’avviso sia ricevuto con
chiarezza.
Norme a carico dell’addetto al pronto soccorso
L’addetto al pronto soccorso deve inoltre provvedere alle seguenti misure di primo intervento.
a) Ferite gravi
- allontanare i materiali estranei quando possibile;
- pulire l’area sana circostante la ferita con acqua e sapone antistatico;
- bagnare la ferita con acqua ossigenata;
- coprire la ferita con una spessa compressa di garza sterile;
- bendare bene e richiedere l’intervento di un medico o inviare l’infortunato in ospedale.
b) Emorragie
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- verificare nel caso di emorragie esterne se siano stati attuati i provvedimenti idonei per fermare la
fuoriuscita di sangue.
- in caso di una emorragia controllata con la semplice pressione diretta sulla ferita, effettuare una
medicazione compressiva, sufficientemente stretta da mantenere il blocco dell’emorragia, ma non
tanto da impedire la circolazione locale.
- in caso di sospetta emorragia interna mettere in atto le prime misure atte ad evitare l’insorgenza o
l’aggravamento di uno stato di shock (distendere le vittima sul dorso od in posizione laterale con
viso reclinato lateralmente, allentare colletti e cinture, rimuovere un’eventuale dentiera, coprire con
una coperta, ...).
- sollecitare il trasporto all’ospedale mediante autoambulanza.
c) Fratture
1) non modificare la posizione dell’infortunato se non dopo avere individuato sede e natura della
lesione;
2) evitare di fargli assumere la posizione assisa od eretta, se non dopo aver appurato che le stese non
comportino pericolo;
3) immobilizzare la frattura il più presto possibile;
4) nelle fratture esposte limitarsi a stendere sopra la ferita, senza toccarla, delle compresse di garza
sterile;
5) non cercare mai di accelerare il trasporto del fratturato in ambulatorio e/o in ospedale con mezzi
no idonei o pericolosi, onde evitare l’insorgenza di complicazioni;
6) mantenere disteso il fratturato in attesa di una barella e/o di un’autoambulanza.
d) Ustioni
Risulta necessario un pronto ricovero in ospedale, per un trattamento di rianimazione, quando
l’ustione coinvolge il 20% della superficie corporea, con lesioni che interessano l’epidermide e il
derma, con formazione di bolle ed ulcerazioni (secondo grado) od il 15% con lesioni comportanti la
completa distruzione della cute ed eventualmente dei tessuti sottostanti (terzo grado).
Si dovrà evitare:
a) di applicare grassi sulla parte ustionata, in quanto possono irritare la lesione, infettandola e
complicandone poi la pulizia;
b) di usare cotone sulle ustioni con perdita dell’integrità della cute, per non contaminarle con
frammenti di tale materiale;
c) di rompere le bolle, per i rischi di infettare la lesione.
Primi trattamenti da praticare:
a) in caso di lesioni molto superficiali (primo grado), applicare compresse di acqua fredda, quindi
pomata antisettica – anestetica, non grassa;
b) nelle ustioni di secondo grado, pulire l’area colpita dalle eventuali impurità presenti, utilizzando
garza sterile e soluzioni antisettiche, immergere poi, la lesione in una soluzione di bicarbonato di
sodio, applicare, successivamente, pomata antisettica – anestetica. Provvedere comunque ad inviare
l’infortunato presso ambulatorio medico.
c) in caso di ustioni molto estese o di terzo grado, con compromissione dello stato generale,
provvedere all’immediato ricovero ospedaliero, richiedendo l’intervento di un’ambulanza. In attesa,
sistemare l’ustionato in posizione reclinata, con i piedi alzati (posizione antishock), allontanare con
cautela indumenti, togliere anelli e braccialetti, somministrare liquidi nella maggiore quantità
possibile.
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Nelle ustioni da agenti chimici:
1) allontanare immediatamente la sostanza con abbondante acqua;
2) se il prodotto chimico è un acido, trattare poi la lesione con una soluzione di bicarbonato di
sodio;
3) se è una base, con una miscela di acqua e aceto, metà e metà.
e) Elettrocuzioni
In caso di apnea, praticare la respirazione bocca – naso. Nel contempo, provvedere all’intervento di
un’autoambulanza per poter effettuare, prima possibile, respirazione assistita con ossigeno e
ricovero ospedaliero. Qualora mancasse il “polso”, eseguire massaggio cardiaco.
Massaggio cardiaco esterno:
Indicazione:
arresto cardiocircolatorio (azione cardiaca non rilevabile): in caso di incidente da corrente elettrica,
trauma, arresto respiratorio primario, infarto cardiaco, ...
Tecnica:
1) far giacere il malato su di un piano rigido;
2) operatore in piedi o in ginocchio accanto al paziente;
3) gomiti estesi;
4) pressione al terzo inferiore dello sterno;
5) mani sovrapposte sopra il punto di pressione;
6) pressione verticale utilizzando il peso del corpo, con il quale lo sterno deve avvicinarsi di circa 5
cm alla colonna vertebrale;
7) frequenza: 80-100 al minuto;
8) controllare l’efficacia del massaggio mediante palpazione polso femorale;
9) associare ventilazione polmonare: il rapporto tra massaggio cardiaco e ventilazione deve essere di
5 ad 1;
10) non interrompere il massaggio cardiaco durante la respirazione artificiale.
Respirazione artificiale
Indicazione;
arresto respiratorio in caso di:
a) arresto circolatorio;
b) ostruzione delle vie aeree;
c) paralisi respiratoria centrale per emorragia, trauma, intossicazione;
d) paralisi respiratoria periferica, per paralisi neuromuscolare, farmaci.
Tecnica:
1) assicurare la pervietà delle vie aeree (iperestendere il collo del malato e tenere sollevata la
mandibola); per favorire la fuoriuscita di secrezioni, alimenti, ... , dalla bocca porre il paziente su di
un fianco, tenendo sempre la testa iperestesia.
2) respirazione bocca – naso:
a) estendere il capo indietro: una mano sulla fronte, l’altra a piatto sotto il mento;
b) spingere in avanti la mandibola e premere contro il mascellare in modo da chiudere la bocca;
c) la bocca dell’operatore circonda a tenuta l’estremità del naso, in modo da espirarvi dentro;
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d) insufflare per tre secondi, lasciare il paziente espiare spontaneamente per due secondi; la
frequenza che ne risulta è di 12 respiri al minuto;
e) osservare che il torace del paziente si alzi e si abbassi.
Se non è possibile utilizzare il naso (ferite, ...), si può usare nella stessa maniera la bocca
(respirazione bocca a bocca). In quest’ultimo caso è consigliabile l’uso di un tubo a due bocche.
f) intossicazioni acute
- in caso di contatto con la cute verificare se siano stati asportati i vestiti e se è stato provveduto alla
pulizia della cute con acqua saponata. Se il contatto è avvenuto con acidi lavare con una soluzione
di bicarbonato di sodio. Se, invece, il contatto è stato con una sostanza alcalina, lavare con aceto
diluito in acqua o con una soluzione di succo di limone.
- se la sostanza chimica lesiva è entrata in contatto con gli occhi lavare abbondantemente con acqua
o soluzione fisiologica, se non si conosce la natura dell’agente chimico; con una soluzione di
bicarbonato di sodio al 2,5% nel caso di sostanze acide, con una soluzione glucosata al 20% e succo
di limone nel caso di sostanze alcaline.
- se il lavoratore vomita adagiarlo in posizione di sicurezza con la testa più in basso del corpo,
raccogliendo il materiale emesso in un recipiente.
- togliere indumenti troppo stretti, protesi dentarie ed ogni altro oggetto che può creare ostacolo alla
respirazione;
- in caso di respirazione inadeguata con cianosi labiale praticare respirazione assistita controllando
l’espansione toracica e verificando che non vi siano rigurgiti.
- se vi è edema polmonare porre il paziente in posizione semieretta.
- se il paziente è in stato di incoscienza porlo in posizione di sicurezza.
Richiedere sempre l’immediato intervento di un medico o provvedere al tempestivo ricovero
dell’intossicato in ospedale, fornendo notizie dettagliate circa le sostanze con cui è venuto a
contatto.
g) punture di zecche
In caso di punture di zecche è necessario provvedere alla rimozione corretta dell’insetto
afferrandolo con una pinza il più vicino possibile alla cute tirandolo, poi, verso l’alto senza
schiacciarlo.
Qualora il rostro (organo che la zecca usa per attaccarsi) rimane nella pelle, deve essere estratto con
un ago da siringa sterile.
La zona di pelle colpita va poi disinfettata.
E’ necessario accertarsi che la profilassi antitetanica sia in corso di validità, in caso contrario devesi
provvedere alla vaccinazione.
La zecca tolta va bruciata e non dispersa nell’ambiente.
(A maggior chiarimento della conoscenza del rischio vedi l’allegata documentazione).
VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RISCHIO RUMORE
Premessa
La valutazione preventiva del rischio rumore, riportata nelle relative schede delle prescrizioni di
sicurezza, è stata effettuata sulla base degli studi e misurazioni condotti dal Comitato Paritetico
Territoriale – Protezione Infortuni, igiene e ambiente di lavoro – di Torino, pubblicati nel volume:
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Piano di Sicurezza
“Valutazione del rischio derivante dall’esposizione al rumore durante il lavoro nelle attività edili”,
Torino anno 1994.
Per ogni fase di lavoro sono state indicate le qualifiche degli operai che intervengono nella
lavorazione stessa, e per ognuno di loro è riportato il livello standard di esposizione al rumore del
personale.
Prescrizioni
1. Misure tecniche, organizzative e procedurali:
1. il datore di lavoro delle imprese esecutrici dei lavori deve ridurre al minimo i rischi derivanti
dall’esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali,
privilegiando gli interventi alla fonte;
2. i luoghi di lavoro che possono comportare un’esposizione quotidiana personale del
lavoratore superiore a 90 dBA devono essere perimetrali, soggetti ad una limitazione
dell’accesso e devono essere corredati di segnaletica appropriata.
2. I datori di lavoro devono informare i lavoratori, quando il livello del rumore è superiore a 80
dBA, su:
1. i rischi derivanti all’udito dall’esposizione al rumore;
2. le misure adottate in applicazione alle norme;
3. le misure di protezione cui i lavoratori devono conformarsi;
4. la funzione dei DPI per l’udito e le circostanze in cui ne è previsto l’uso;
5. il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente;
6. i risultati ed il significato della valutazione del rischio rumore.
3. Uso dei DPI:
1. i datori di lavoro devono fornire idonei DPI dell’udito a tutti i lavoratori la cui esposizione
quotidiana al rumore sia superiore a 85 dBA;
2. i lavoratori la cui esposizione quotidiana personale supera 90 dBA devono utilizzare i mezzi
individuali di protezione dell’udito.
4. Controllo sanitario:
1. i lavoratori la cui esposizione quotidiana personale al rumore supera 85 dBA,
indipendentemente dall’uso di DPI, sono sottoposti a controllo sanitario annuale;
2. i lavoratori la cui esposizione quotidiana personale al rumore supera 90 dBA,
indipendentemente dall’uso di DPI, sono sottoposti a controllo sanitario annuale;
3. il controllo sanitario è esteso anche al personale esposto a livelli di rumore compresi tra 80
dBA e 85 dBA qualora i lavoratori interessati ne facciano richiesta e il medico competente
ne confermi l’opportunità.
ALLEGATI
Documenti da conservare in cantiere:
1. copia delle denuncie all’ISPESL, o all’A.S.S. nel caso di semplice spostamento da un cantiere
all’altro, d’installazione degli apparecchi di sollevamento materiali;
2.
documento di approvazione del radiocomando da parte dell’ISPESL e relativa copia di
denuncia di installazione;
3.
libretto degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a kg 200;
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COMUNE DI TRIESTE
Piano di Sicurezza
4.
libretti d’uso delle attrezzature agricole;
5.
schede tossicologiche dei materiali impiegati;
6.
eventuali comunicazioni trasmesse agli enti gestori dei servizi cittadini (enel, acquedotto e
fogna, gas, telefono, azienda trasporti, ferrovia, ecc.) per definire le modalità di esecuzionedi
lavori che interferiscono con i tracciati esistenti di tali servizi;
7.
registro degli infortuni, salvo deroghe per lavori in ambito provinciale;
8.
registro delle vaccinazioni antitetaniche;
9.
registro delle visite mediche obbligatorie;
10. registro di consegna dei dispositivi di protezione individuale;
11. libretti di omologazione dei recipienti sotto pressione di capacità superiore a lt 25;
12. certificati degli estintori;
13. certificato di residenza datore di lavoro;
14. iscrizione impresa alla CCIAA;
15. ordinanze del Comune di Trieste o A.N.A.S.;
16. notifica preliminare trasmessa all’A.S.S.
17. nota informativa sulle zecche.
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Piano di Sicurezza
VALUTAZIONE DEI COSTI PER LA PREVENZIONE E PROTEZIONE IN CANTIERE
VP330
Stima dei lavori
Principali misure di prevenzione
previste nel PSC
Costo
preventivo
% Oneri delle misure di
sicurezza
A) ONERI INDIRIETTI
Organizzazione e
Compartimentazione area;organizzazione
logistica del cantiere aree di stoccaggio, materiali ed
attrezzature;segnaletica di
sicurezza;apposizione di nastri
segnaletici per delimitazione aree;
pacchetto di medicazione; informazione
e formazione dei
lavoratori;identificazione delle aree di
stoccaggio dei rifiuti e relativo
smaltimento
€ 200,00
1
€ 100,00
Gestione del piano di Riunione di informazione degli addetti;
sicurezza
riunione di informazione con
subappaltatori;formazione dei neo
assunti; verifiche e controlli
€ 100,00
1
€ 50,00
Opere relative
all’impiantistica
€ 100,00
1
€ 100,00
Totale parziale:
€ 250,00
Impianto di messa a terra, collaudo e
verifiche periodiche;impianto elettrico di
cantiere, collaudo e verifiche
periodiche;allacciamento
idrico;allacciamento
elettrico;allacciamento
fognario;preparazione delle aree per
l’alloggiamento delle
macchine;allestimento delle
macchine;controllo, manutenzione e
verifiche periodiche delle
macchine;controllo e manutenzione delle
attrezzature da utilizzarsi in cantiere
Oneri sicurezza
B) ONERI CONSIDERATI DIRETTAMENTE NELLA STIMA DEI LAVORI
Restauro panchine
Utilizzo dei DPI inerenti alle lavorazioni
in corso
Oneri sicurezza
€ 200,00
1
€ 150,00
Totale parziale:
€ 150,00
RIEPILOGO ONERI DELLA SICUREZZA
A) Oneri considerati indirettamente nella stima dei lavori
B) Oneri considerati direttamente nella stima dei lavori
TOTALE ONERI DELLA SICUREZZA
€ 250,00
€ 150,00
€ 400,00
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Elenco firmatari
ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E
INTEGRAZIONI
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NOME: MERIZZI ANTONIA
CODICE FISCALE: MRZNTN52H53E507U
DATA FIRMA: 20/08/2013 12:31:40
IMPRONTA: 46D6A92A02F91C1F45FCEF3BEC03E7C8559D208E4302CC09FA4AB3E9A96A2ACD
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