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presentano:
“VILLAGGIOVERDE”
complesso turistico residenziale nelle colline della toscana
RELAZIONE TECNICA INERENTE AL PROGETTO DI
INTERVENTO SUL TERRITORIO (S.O.I.)
ELENCO OPERE EDILI
13 dicembre 2006
Proprietà: società Aullallà 2005 s.r.l. - c.so Massimo d’Azeglio n. 21 - 10126 Torino
PREMESSA
Il complesso turistico residenziale “Villaggioverde” sorgerà in un'ampia area verde della collina di Aulla in
località Sprini.
Posto ad est di Aulla, è situato sul versante sud/ovest di una collina (da cui si gode l'ottimo panorama) ed un
altipiano boscoso.
In ottima posizione per le vicinanze all’autostrada Parma-La Spezia e alla stazione ferroviaria, lo rendono un
fulcro residenziale comodo e nel contempo tranquillo ed armoniosamente immerso nel verde.
Pur essendo immerso nel verde e nella tranquillità dei colli toscani, il villaggio è in stretto contatto con la
vitalità della costa: La Spezia dista 15 km, Porto Venere 25 km e Forte dei Marmi 35 km.
Ai confini della proprietà sorge un centro sportivo comunale di recente costruzione che comprende campo da
calcio, campo di atletica, piscina coperta, palestra, campi da tennis, un bar e un ristorante pizzeria.
Il villaggio è composto da villette unifamiliari su due o tre piani di diverse tipologie, tutte con esposizione a
sud/ovest dotate di giardino privato, locale cantina e autorimessa.
In fase di costruzione si possono apportare modifiche all'interno delle unità residenziali, anche per esigenze
particolari o su misura.
La proprietà si riserva il diritto, per tutto il periodo di sviluppo del progetto e della costruzione del villaggio, di
apportare eventuali variazioni dovute a ragioni estetiche, tecniche o architettoniche.
Il personale tecnico è a disposizione sia in cantiere che in ufficio.
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PROVINCIA DI MASSA CARRARA
COMUNE DI AULLA
LOCALITA’ SPRINI
FOGLIO 10 MAPP. 185, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194, 195, 196
Proprietà: Aullallà 2005 s.r.l.
Corso Massimo D’Azeglio, 21 – 10126 Torino
Legale rappresentante: Riccardo Pelosi
PROGETTO PER NUOVO INSEDIAMENTO RESIDENZIALE E
STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE
R ELAZIONE TECNICA
Il sottoscritto Arch. Giovanni Ricciuti, nato a Gattinara (VC), il 29/05/1970, cod. fisc. RCCGNN70E29D938T,
con studio in Torino in via Stampatori n.4, cap. 10122, tel. 011/ 45.42.056 e fax. 011/07.03.009, e-mail
[email protected], iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino con il n. 5664, in relazione
alla domanda di parere preventivo per il SOI (studio organico d’insieme) presentata dal sig. Riccardo Pelosi
in qualità di legale rappresentante della società Aullallà 2005 s.r.l. per l’intervento di costruzione di un nuovo
insediamento residenziale e di struttura turistico ricettiva da realizzare in Aulla (MS), località “Sprini” sui
terreni censiti al nuovo catasto terreni, foglio n.10 mapp.185, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194,
195, 196.
In qualità di tecnico abilitato alla progettazione, in merito alle opere di cui sopra espone quanto segue.
Il presente S.O.I. (Studio Organico di Insieme) viene redatto allo scopo di verificare la progettazione degli
interventi ai fini urbanistici di assieme ai sensi dell’articolo 9 delle norme di attuazione del Regolamento
Urbanistico di Aulla.
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DESCRIZIONE DELL’AREA INTERESSATA DALL’INTERVENTO
Le opere oggetto del SOI prevedono la progettazione planivolumetrica delle aree interessate dall’intervento
con l’individuazione di due distinte aree:
•
una a destinazione residenziale, individuata dal vigente Regolamento Urbanistico come Area
Residenziale di nuovo insediamento “C5”;
•
una a destinazione turistico ricettiva, individuata dal Regolamento Urbanistico come area Tr .
PROGETTO
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo villaggio residenziale che, disteso sul pendio della collina e
dislocato in modo da seguire l’andamento delle curve di livello, permette di ottenere un’esposizione ottimale
degli edifici sistemati secondo l’asse NORD-SUD.
La disposizione degli edifici per fasce o archi di cerchio concentrici ha condotto anche alla disposizione dei
percorsi sia carrabili che pedonali.
La necessità di adattare il progetto ad un territorio in forte pendenza ha condotto alla volontà di limitare il più
possibile le operazioni di sbancamento, adattando la distribuzione degli edifici e dei percorsi alla naturale
conformazione del terreno riducendone di conseguenza l’impatto sul territorio.
L’insediamento degli edifici sul territorio è stato quindi studiato attraverso la realizzazione di un sistema di
gradoni.
Le due nuove strade, di servizio esclusivo delle nuove abitazioni, sono collegate al tracciato della strada
comunale esistente e sono pensate a senso unico di marcia in modo da limitarne le dimensioni. I percorsi
pedonali attraversano il nuovo insediamento anche in senso radiale oltre che concentrico creando una
ragnatela di collegamenti tra i vari punti del lotto. In questo modo si è determinata una distribuzione
planimetrica nella quale è possibile leggere lo schema ordinatore del progetto.
Il progetto prevede anche la realizzazione di diverse aree verdi attrezzate, alcune di ridotte dimensioni
dislocate lungo i percorsi pedonali pensati per la semplice sosta, altri di maggiori dimensioni pensate per
attività all’aperto di svago e gioco dei bimbi.
L’uso degli spazi a verde attrezzato connessi alla rete viaria e a quella pedonale consente di creare per il
nuovo insediamento dei luoghi di aggregazione indispensabili soprattutto in relazione alla collocazione
extraurbano dell’insediamento.
Il presente SOI prevede la realizzazione in più fasi del complesso in progetto, a questo scopo è stato diviso
il progetto in quattro lotti di intervento:
•
tre lotti per l’area C5 con destinazione residenziale;
•
un lotto per l’area Tr a destinazione turistico ricettivo.
Ogni lotto è stato inoltre studiato in modo da essere in grado di soddisfare autonomamente gli standard
previsti dal Regolamento Urbanistico vigente.
L’intervento comprenderà anche la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria del nuovo
insediamento e delle aree a servizio delle residenze e della struttura turistico ricettiva quali:
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•
rete fognaria
•
rete di pubblica illuminazione
•
rete Telecom e la rete Enel
•
due strade di accesso ai lotti
•
parcheggi pubblici
•
alberature
•
sistemazione delle aree verdi
INSEDIAMENTO RESIDENZIALE – C5
Le residenze trovano la loro collocazione come detto nei lotti 1, 2 e 3 ( vedi tav 4).
L’intenzione progettuale è stata quella di sfruttare l’andamento del terreno per movimentare il complesso in
progetto.
Le abitazioni sono previste come unità monofamiliari, mai più alte di due piani fuori terra, di sei diverse
tipologie con disposizione a schiera il cui sviluppo prevalentemente orizzontale permette di ottenere il minore
impatto possibile sul territorio. Nonostante la notevole cubatura ammissibile prevista dal Regolamento
Urbanistico, per l’area si è studiato un insediamento uniformemente distribuito sul territorio cercando di
conservare il più possibile la tipologia dell’edificio immerso nel verde, privilegiando quindi la tipologia
“isolata”, che permette però quelle caratteristiche di aggregazione del quartiere.
Si sono così raggiunti una serie di obbiettivi caratterizzanti il progetto urbanistico quali:
a) come nella tradizione sia della città che della campagna. Si soddisfa una concezione intimistica
dell’abitare che evita però l’isolamento;
b) la possibilità di vivere in un contesto urbanizzato ma contemporaneamente caratterizzato dalla forte
presenza della “natura” dato sia dalle aree verdi in progetto all’interno dell’insediamento sia dal
paesaggio agrario circostante;
c) il nuovo quartiere sarà servito da strade comode ma con bassi flussi di traffico;
d) le aree di sosta e i parcheggi sono stati distribuiti su tutto il lotto permettendo un comodo servizio a
tutte le abitazioni;
e) ogni casa è stata dotata di un’area verde privata che consente un immediato rapporto delle
abitazioni con l’ambiente circostante;
f)
diverse tipologie abitative, per soddisfare esigenze differenti, basate su parametri comuni.
Per quanto riguarda lo studio dell’aspetto architettonico delle unità abitative la scelta di studiare diverse
tipologie, in modo da diversificare l’andamento delle facciate, ha
consentito
la personalizzazione
dell’immagine architettonica di ogni singola casa.
La distribuzione interna delle abitazioni è invece sempre simile per tutte le tipologie e prevede:
-
un piano interrato composto da un’autorimessa e in alcuni casi un locale di sgombero;
-
un piano terra composto da cucina, soggiorno e un servizio igienico;
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-
un piano primo composto da una o più camere e un servizio igienico.
Ogni unità è dotata di un ingresso di servizio al piano interrato e di uno al piano terra e tutte prevedono la
presenza di un giardino privato.
L’accesso al piano interrato è stato previsto attraverso una galleria comune di distribuzione, che si presenta
in alcuni tratti interrata e in altri aperta, in modo da consentirne una naturale aerazione, sopra la quale è
sempre prevista la realizzazione di giardini pensili. Questo sistema distributivo ha consentito di sfruttare le
aree sopra le gallerie per ricavare, come detto, delle aree verdi ma anche di ridurre la presenza delle
automobili in superficie.
Principali caratteristiche del progetto:
Le scelte architettoniche fatte nella fase progettuale hanno portato alla definizione di alcuni punti
caratterizzanti le strutture in progetto quali:
Finiture esterne:
•
intonaco sulle facciate liscio sulle sfumature color terra;
•
copertura in coppi romani;
•
camini rivestiti in pietra a spacco;
•
infissi in legno;
•
gronde e pluviali in lamiera preverniciata;
•
muri controterra in pietra a spacco.
Impianti:
•
smaltimento acque nere domestiche tramite fognatura comunale con pozzetti di ispezione;
•
smaltimento acque meteoriche;
•
approvvigionamento idrico da acquedotto comunale;
•
allacciamento alle reti tecnologiche per telefono e energia elettrica;
•
riscaldamento tramite un progetto di teleriscaldamento.
Sistemi costruttivi:
•
Strutture in C.A. con solai in latero cemento;
•
muri in poroton e laterizio;
•
copertura in latero cemento con tegole in cotto.
SODDISFACIMENTO STANDARD area C5
Come rappresentato negli elaborati grafici 2, 3 e 4 in allegato in cui vengono indicati con precisione gli
standard fissati dal regolamento Urbanistico per le aree in analisi, nel progetto in analisi è stato rispettato
ogni parametro di riferimento.
I parametri di riferimento per le nuove edificazioni sono così riportati:
IT = indie territoriale pari a 0,85
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Rc = rapporto di copertura pari a 0,25
H = altezza massima degli edifici pari a 9,50 m
Il regolamento urbanistico prescrive inoltre il minimo di 1 parcheggio pubblico per ogni unità abitativa e un
minimo di 3 mq di area a verde per ogni abitante.
Data la superficie complessiva dei lotti indicati come C5 pari a 12738 mq si possono esplicitare di seguito
tutte le verifiche previste:
•
cubatura ammissibile = area lotto x 0,85 = 12738 x 0.85 = 10827,30 mc.
•
La cubatura prevista in progetto è pari a 9515,88 mc < 10827,30 mc adm, , ottenuta moltiplicando
per l’altezza netta di 2,70 m per piano la superficie utile di progetto pari a 3818,96 mq.
•
superficie coperta ammissibile = area lotto x 0.25 = 3184,50 mq.
•
La superficie coperta pari a 3184.50 mq < 2853,51 mq previsti in progetto e quindi ampiamente
verificati.
I parcheggi sia privati (Pa) che pubblici (Pb) sono realizzati conformi all’art. 27 del Regolamento Urbanistico
del Comune di Aulla e in particolare è stato previsto per ogni unità abitativa un parcheggio Pa in autorimessa
privata sottostante l’unità abitativa e un parcheggio Pb esterno all’area di pertinenza del fabbricato e in un
raggio congruo con la soluzione urbanistica adottata. In questo modo viene soddisfatto anche lo standard
dell’articolo 45 del suddetto Regolamento che prevede mq. 2,5 ogni abitante per parcheggi pubblici.
Sono state previste aree verdi pubbliche lungo tutto l’intervento in modo da distribuirle il più possibile vicine
alle case. Sono soddisfatti gli standard dell’art.45 del Regolamento Urbanistico della città di Aulla ovvero mq.
3.00 ogni abitante per verde pubblico.
A monte di tutto l’intervento trova posto una vasta area verde non edificabile.
INSEDIAMENTO TURISTICO RICETTIVO - Tr - RESIDENCE
L’insediamento turistico ricettivo utilizza n.2 tipologie e trova la sua collocazione nel lotto 4.
Si tratta di un insediamento del tutto simile a quello residenziale e occupa la parte più a monte della
proprietà sfruttando lo stesso tipo di orientamento dei lotti residenziali.
Sono previste in progetto n. 9 unità abitative che dovranno costituire nel lotto complesso un piccolo
residence con unità distinte adatte ad ospitare piccoli nuclei familiari. Una delle unità quella di maggiori
dimensioni ospita al piano terra una reception e un locale comune di soggiorno per gli ospiti mentre al piano
superiore si trova un piccolo appartamento dotato di una camera da letto e di un locale soggiorno cucina che
potrebbe essere messo a disposizione di un eventuale custode del complesso.
Ogni unità è dotata di un piccolo giardino e di un posto auto nel piano interrato.
L’accesso al piano seminterrato avviene tramite una galleria comune, aperta sul lato strada che permette il
raggiungimento delle singole autorimesse.
Ogni unità ha un accesso diretto anche a questo piano che ne
percorsi.
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rende più agevole e meno articolati i
Alle spalle del complesso accessibile dalla strada si trova un’area destinata a parcheggio per gli ospiti del
residence. Dal parcheggio attraverso un percorso solo pedonale si può accedere alle singole unità tramite
un percorso che risulta facilmente fruibile anche da persone con ridotte o impedite capacità motorie e
sensoriali.
Principali caratteristiche del progetto
L’aspetto esterno e le caratteristiche tecnologiche e strutturali degli edifici del residence sono concepiti in
modo del tutto simile a quello degli edifici residenziali in modo da ottenere un intervento omogeneo
nonostante la diversità delle funzioni inserite:
Finiture esterne:
•
intonaco sulle facciate liscio sulle sfumature color terra;
•
copertura in coppi romani;
•
camini rivestiti in pietra a spacco;
•
infissi in legno;
•
gronde e pluviali in lamiera preverniciata;
•
muri controterra in pietra a spacco.
Impianti:
•
smaltimento acque nere domestiche tramite fognatura comunale con pozzetti di ispezione;
•
smaltimento acque meteoriche tramite una seconda fognatura comunale con pozzetti di ispezione;
•
approvvigionamento idrico da acquedotto comunale;
•
allacciamento alle reti tecnologiche per telefono e energia elettrica;
•
riscaldamento tramite un progetto di teleriscaldamento che in attesa dell’esecuzione verrà
temporaneamente sostituito per il lotto 1 da una centrale termica;
•
gas per le cucine tramite un sistema di bombole per ogni singola unità abitativa esterne.
Sistemi costruttivi:
•
Strutture in C.A.;
•
solai in latero cemento;
•
muri in poroton e laterizio;
•
copertura in latero cemento con tegole in cotto.
SODDISFACIMENTO STANDARD area Tr
Il soddisfacimento degli standard di progetto fissati dal Regolamento Urbanistico vigente è stato rispettato
per ciascuno dei parametri di riferimento ( vedi tav. 2, 3 e 4).
I parametri di riferimento per le nuove edificazioni in tale area sono così definite:
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IT =
indice territoriale pari a 0,20
Rc = rapporto di copertura pari a 0,50
H=
altezza massima pari a 9,50 m
Data la superficie complessiva del lotto pari a 7418 mq si possono esplicitare di seguito le seguenti verifiche:
-
cubatura ammissibile = area lotto x 0.20 = 7418 x 0.20 = 1483.60 mc
-
La cubatura prevista in progetto è pari a 1317.17 mc < 1483.60 mq, ottenuta moltiplicando per
un’altezza di 2,70m per piano la superficie utile di progetto pari a 487.84 mq
-
superficie coperta ammissibile è ottenuta moltiplicando la superficie del lotto per l’indice di copertura
prefissato a 0.50 = area lotto x 0.50 = 7418 mq = 3709 mq,
-
la superficie coperta in progetto è pari a 409.68 mq < 3709 mq, e dunque il parametro risulta
ampiamente soddisfatto .
Entrambi i parametri risultano dunque soddisfatti.
I parcheggi sia privati (Pa) che pubblici (Pb) sono realizzati conformi all’art. 27 del Regolamento Urbanistico
del Comune di Aulla e in particolare è stato previsto per ogni camera un parcheggio Pa in autorimessa
privata sottostante l’unità abitativa e 40 mq ogni 100 mq di S.U. per i parcheggi di tipo Pb esterni alla
struttura ricettiva che risulta pari a 74 parcheggi.
Le aree verdi pubbliche
previste principalmente sul lato nord del residence e da questo facilmente
raggiungibile, rispondono agli standard prefissati dal Regolamento Urbanistico che prevede la presenza di 3
mq di area verde per ogni abitante e dunque un totale minimo di 58.54 mq abbondantemente superato daI
2543.06 mq previsti nel progetto.
Torino, luglio 2006
In fede,
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DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
1) SCAVI, REINTERRI, RILEVATI
Sono compresi gli scavi, reinterri e rilevati necessari per la costruzione del fabbricato, per le canalizzazione e
le sistemazioni esterne.
Le scarpate dei tagli saranno costituite con inclinazioni appropriate in relazione alla natura del terreno e ove
necessario su indicazione della D.L. saranno realizzate delle palificazioni alla berlinese con pali di diametro
140/160 posti ad interasse di 600 mm. Con relativi tiranti a tre trefoli, posti ad interassi di 3 mt. circa e
ancorati a circa 2 mt. sotto la testa della palificazione.
Gli oneri relativi alle puntellature ed alle armature delle pareti degli scavi s'intendono compresi. Gli scavi
saranno eseguiti tenendo conto delle indicazioni contenute nella relazione geotecnica e la stessa impresa
metterà in atto tutti gli accorgimenti necessari per il miglior espletamento, compreso l'eventuale
prosciugamento e allontanamento dell'acqua dal terreno (durante tutto il corso dei lavori anche
successivamente alle operazioni di scavo e realizzazione delle fondazioni).
Sarà cura dell'impresa accantonare il terreno di coltivo durante gli scavi e successivamente provvedere allo
spianamento meccanico su indicazione della direzione lavori.
Gli scavi consisteranno in :
•
•
Sbancamento, rinterro, spianamento e sistemazione del terreno, anche con fornitura e posa di
terreno di coltivo se mancante, trasporto alle PP.DD del terreno eccedente. Alla presenza di roccia,
le fondazioni poseranno su piani orizzontali e la roccia sarà denudata del cappellaccio;
Scavi a sezione obbligata per posa in opera di cordoli, muri, recinzioni, alloggiamenti di
canalizzazioni ( fogne, fosse settiche, acquedotti e per allacciamenti Enel, Telefono, ecc ... )
2) STRUTTURE
2.1 I criteri generali
Le strutture in c.a. del fabbricato saranno eseguite con la rigorosa osservanza delle disposizioni di cui alla
legge 5 Novembre 1971 n. 1086 e delle Norme Tecniche emanate con D.M. 30.05.1972 e con le prescrizioni
tutte che saranno impartite dal calcolatore c.a. sia nella fase d'elaborazione del progetto esecutivo delle
strutture, sia nel corso dei lavori.
L'armatura metallica rispetterà il D.M. in data 26.03.1980 pubblicato sulla G.U. n. 176 del 28 Giugno 1980.
Le caratteristiche dei materiali (ferro e calcestruzzo) da impiegare saranno quelle indicate sulle tavole
progettuali dei c.a.
Relativamente al controllo del prodotto si richiama tra l'altro:
•
•
•
La legge 5 novembre 1971 n. 1086 e la circolare esplicativa del Ministero LL.PP. 14 Febbraio 1974
n. 11951;
Il D.M.LL.PP. 14 Febbraio 1992, ove, tra l'altro è richiesto per i manufatti prefabbricati il " Certificato
d'origine" che accompagnerà ogni fornitura e che sarà firmato dal produttore e dal Tecnico
responsabile della produzione;
Provini cubici di calcestruzzo, da sottoporre a prove di compressione, saranno tempestivamente
approntati nelle quantità previste dalle norme.
2.2 I criteri specifici
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I criteri specifici per la stabilità della costruzione, rispetteranno quanto segue:
a) ipotesi di carico sulle costruzioni: quelle indicati nelle "Ipotesi di carico sulle costruzioni" CNR-UNI
10012/67 e nelle “Adeguamento delle Norme tecniche per i carichi e sovraccarichi ed i criteri generali di
sicurezza delle costruzioni" D.M. 12 Febbraio 1982 e relativi ampliamenti ed aggiornamenti;
b) caratteristiche dei materiali da impiegare, norme di esecuzione e o controlli sui materiali impiegati:
quelli indicati nel D.M. 14 Febbraio 1982 nuove "Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento
armato normale e precompresso e per le strutture metalliche", " Istruzioni per l'impiego nelle costruzioni di
profilati di acciaio formati a freddo" CNR UNI 10022174;
c) criteri di progettazione delle strutture:
•
•
•
Per le opere in cemento armato normale: o il metodo delle tensioni ammissibili secondo quanto
disposto al par. 2.1 del D.M.LL.PP. 14 Febbraio 1992 o quello degli stati limite secondo quanto
disposto al paragrafo 4 parte I del D.M.LL.PP. 14 Febbraio 1992;
Per le opere in C.A. precompresso vale quanto prescritto al paragrafo 2.1., del D.M. 14 Febbraio
1992;
Per le opere in carpenteria metallica vale quanto prescritto nella parte Il paragrafo 6 del D.M.LL.PP.
14 Febbraio 1992;
2.3 Fondazioni
Le strutture di fondazione saranno continue a telaio chiuso, a travi rovesce dimensionate in relazione alle
caratteristiche del terreno e dell'edificio, posate su un getto di magrone per strato di pulizia in cls classe 200
dello spessore di 5/6 cm.
Si terrà conto dell'eventuale disomogeneità del terreno ipotizzando tipi di fondazione diversi, ma tra loro
solidali e si utilizzeranno tutti i sistemi più idonei per evitare l'insorgere di cedimenti differenziali.
2.4 Murature, pilastri e travi
La struttura in elevazione primaria sarà realizzata con pareti prefabbricate in c.a. da completare in opera
che saranno utilizzate per il piano interrato, mentre per i piani fuori terra si utilizzeranno pilastri e travi in
cemento armato armat o.
Le opere in c.a., avvenuto il disarmo, saranno eventualmente regolarizzate con malta cementizia previa
pulitura e lavatura della superficie. Sarà inoltre curata la formazione degli spigoli, la costruzione di voltini,
velette, piattabande e saranno lasciati tutti gli eventuali incavi, sfondi, canne e fori necessari
all’alloggiamento di impianti.
Nei getti di calcestruzzo per rampe scale, balconi ed ove previsto saranno ammarati opportuni ferri zincati
atti al successivo ancoraggio dei parapetti metallici.
Il disarmo dei casseri potrà avvenire:
•
•
•
Per le sponde di travi e pilastri dopo 3 giorni di maturazione;
Per le armature di solette di luce modesta dopo 10 giorni di maturazione;
Per i puntelli e le centine di archi, volte, ecc .. dopo 28 giorni di maturazione;
Sarà curata l'esecuzione degli spigoli e si eseguiranno gli eventuali incavi.
Nel caso di muri da costruirsi in tempi successivi all'innesto saranno lasciate opportune ammorsature.
2.5 Impermeabilizzazioni e drenaggio
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L'impermeabilizzazione dei muri contro terra sarà realizzata con pannelli drenati in polietilene
impermeabilizzanti e bugnati o similari a giunti sovrapposti.
Il piano interrato sarà inoltre protetto dalle acque di risalita anche da una membrana isolante per barriera
all’umidità pi uno strato in TNT posta sotto il piano della soletta a terra, comprensivo di adeguati risvolti a
protezione delle fondazioni.
2.6 Solai e rampe scale
Solai vespaio
Il solaio del piano interrato sarà realizzato con una soletta di cls armato con rete elettrosaldata dello
spessore di circa 15 cm. con giunti di dilatazione, compreso spolvero con elicottatura, posta su uno strato di
ghiaione rullato alto 50 cm. disteso su un magrone di 5 cm. di spessore.
Solai copertura piano interrato
Limitatamente alla copertura del piano interrato si useranno pannelli a piastre in c.a. (predalle), del tipo
alleggerito con blocchi di polistirolo e getto di completamento con cappa superiore di cm. 4 minimo.
I pannelli saranno puliti da sbavature di calcestruzzo derivanti da getti integrativi. Il solaio dell'autorimessa
avrà una resistenza al fuoco non inferiore a 120°.
L’isolamento del solaio interessato dalla presenza del giardino pensile sarà realizzato con la seguente
stratigrafia: guaina impermeabilizzante antiradice bituminosa o in pvc, strato in TNT, strato drenante tipo
ZinCo, ulteriore strato in TNT a contatto con la terra di riempimento.
Il solaio sul piano interrato compreso entro le mura dell’unità abitativa saranno realizzate in piastre
prefabbricate tipo termodalle realizzate con pannelli isolanti compresi e getto di completamento.
Solai copertura piano terreno e piano primo
I solai del piano terra e primo saranno realizzati in travetti prefabbricati con fondello in laterizio, blocchi di
laterizio e superiore cappa in calcestruzzo con rete elettrosaldata. I blocchi di laterizio risponderanno ai
requisiti ANDIL sezione solai e provvisti del Marchio Qualità.
Rampe scale
Saranno realizzati in conglomerato di c.a. compresa la formazione dei pianerottoli e delle alzate con le
opportune casserature.
Prescrizioni
I solai avranno un' altezza totale non inferiore a quella di calcolo.
I carichi permanenti ed i sovraccarichi accidentali da porre a base dei calcoli statici dei solai non saranno
inferiori a quelli previsti dal D.M. 03/1 0/1978 pubblicato sulla G.U. n. 319 del 15/11/1978.
L'armatura dei travetti sporgerà dal manufatto per ottenere un collegamento adeguato con le travi e le coree.
Prima del getto del calcestruzzo il laterizio sarà opportunamente bagnato e successivamente il calcestruzzo
sarà vibrato.
In tutti i casi sarà curata l'esecuzione degli spigoli e saranno lasciati i necessari incavi, sfondi, canne e fori
come da apposita tavola fotometrica approntata dalla D.L.
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In corrispondenza dei fori per i passaggi delle canne i solai saranno rinforzati mediante bilancini in c.a.
debitamente dimensionati.
2.7 Muri di sostegno
I muri di sostegno da realizzare per il contenimento del terreno saranno rivestiti in pietra posata a “opus
incertum”. Il rivestimento sarà completato con la posa di copertine in pietra predisposte con doppio
gocciolatoio dello spessore di 3/4 cm..
La stessa finitura sarà usata anche sui muri di sostegno a confine.
Saranno inoltre previsti opportuni tubi di plastica debitamente posizionati per il drenaggio delle acque
meteoriche.
3) COPERTURA
Il tetto termocoibentato sarà realizzato a falde come da calcoli e disegni esecutivi forniti dal progettista e sarà
così ordito:
o
o
o
o
o
o
o
o
(travi, puntoni, travetti) in legno lamellare, realizzati nelle falde e timpani di progetto;
assito piallato in abete;
listelli;
scossaline laterali e di compluvio, grondaie, canali, completi di staffe porta gronda in lamiera
preverniciata o alluminio naturale spessore 6/10, posati con giunti di dilatazione;
canali di gronda esterni per la raccolta delle acque in rame spessore 8/10 posati con
pendenza minima di 5 mm/m. completi di staffe di fissaggio sia esterne sia interne ad
interasse di circa cm. 80, giunti e punti di dilatazione opportunamente sigillati, pezzi speciali
per imbocco pluviali;
pannelli tipo isotek per isolamento termico e impermeabilizzazione
colmo ventilato,
accessori necessari (griglia parapassero, bande, bocchette di sfogo, ganci per ancoraggio
coppi e griglie)
• manto di copertura in tegole di laterizio con coppi alla romana, compresi pezzi speciali, quali colmi,
terminali, ecc.; certificazione di qualità ANDIL; posate in opera a regola d'arte, perfettamente allineate in
orizzontale e verticale; la prima fila di tegole sporgerà sulla grondaia sottostante di circa cm. 5; le tegole da
tagliare saranno segate con mola smeriglio montata su banco; gli spazi vuoti tra colmi e tegole saranno
stuccati con malta bastarda posta in opera accuratamente, si da non imbrattare il manto di copertura;
• tegole di aerazione in ragione di n. 1 ogni mq. 20 di tetto;
• tegole per antenne TV e tubo porta antenna in ragione di n. 1 per ogni corpo edificio da collocarsi su
disposizione dell'elettricista;
• comignoli e basi per comignoli in mattoni di laterizio o del tipo prefabbricato nei diversi diametri per
esalatori e canne fumarie di dimensione compatibile.
Indicazioni più dettagliate, sul tetto, saranno fornite in corso d'opera dalla D.L.
In generale le caratteristiche del manto di copertura corrisponderanno a quelle previste dalle norme UNI
8626 e 8635.
4) TAMPONAMENTI
Le pareti di tamponamento saranno realizzate con muratura a cassa vuota con interposto isolante cm. 4 di
opportuna densità. La parete interna della cassa vuota sarà realizzata con blocchi di gas-beton di coltello da
8 cm.
Disporranno di pezzi speciali quali architravi, spalle, ecc.
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Nella loro esecuzione verrà curata la perfetta realizzazione degli spigoli, la costruzione di voltini, piattabande
e verranno lasciati tutti i necessari incavi, sfondi, canne e fori. La chiusura dell'ultimo corso a soffitto sarà
ben serrata con scaglie e cemento anche, eventualmente, dopo congruo tempo.
Si provvederà inoltre alla posa, contemporanea, dei falsi stipiti dei serramenti.
Particolare attenzione verrà data all'eliminazione dei ponti termici.
5) TAVOLATI
Piano Terreno e Sottotetto
Le pareti interne divisorie saranno realizzate con tavolati in blocchi di gas-beton posti di coltello dello
spessore di 8 cm. e di 12 cm. per le pareti attrezzate dei bagni.
La chiusura dell'ultimo corso a soffitto sarà ben serrata con scaglie e cemento anche, eventualmente, dopo
congruo tempo.
Piano interrato
Le pareti divisorie del piano interrato saranno realizzate in blocchi di gas-beton lasciati a vista e rasati nelle
fughe sul lato del box.
Le pareti di compartimento dell'autorimessa avranno le caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiori a
REI 120 certificato.
6) IMPERMEABILIZZAZIONI terrazzi - balconi
Saranno realizzati, con manto impermeabile in PVC, previa adeguata preparazione; compresi raccordi
perimetrali sui muri per un'altezza di almeno cm. 20 oltre la quota di terreno o pavimentazione e sarà altresì
posata sotto la soglia delle porte di ingresso e i muri dei divisori, i colli di raccordo saranno debitamente
arrotondati.
7) SOGLIE E DAVANZALI
Saranno realizzati in pietra naturale approvata dalla D.L. con spessore cm. 3, compreso gocciolatoio, costa
quadra, intagli per mazzette, listello per battuta serramento, in alluminio o in PVC rigido, canaletti laterali,
battuta ribassata per le porte esterne e d'ingresso. Saranno a grana compatta, esenti da piani di sfaldamento
ed offriranno una resistenza proporzionata all'entità delle sollecitazioni a cui saranno soggetti. Dopo la posa
in opera non presenteranno scaglie, brecce, spaccature senza stuccature o tasselli.
Le soglie ed i davanzali termineranno all'altezza dei serramenti onde limitare il ponte termico. Sotto le soglie
è prevista l'impermeabilizzazione come indicato per i balconi.
Dopo la posa in opera si provvederà alla protezione delle soglie e dei davanzali con adeguato materiale
sufficientemente rigido da rimuovere alla fine dei lavori.
Nel caso presentassero fenditure, screpolature, incurvamenti e dissesti di qualsiasi specie, l'Appaltatore
cambiarà a sue spese i materiali e le opere difettose.
8) IMPIANTI DI SCARICO ED ALLONTANAMENTO
percorsi delle tubazioni
Le tubazioni in genere, del tipo e dimensioni prescritte, seguiranno il minimo percorso compatibile col buon
funzionamento e con le esigenze estetiche; eviteranno, per quanto possibile, gomiti, bruschi risvolti, giunti e
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cambiamenti di sezione e saranno collocate in modo da non ingombrare e da essere facilmente ispezionabili
specie in corrispondenza a giunti, sifoni, ecc.; permetteranno il rapido e completo smaltimento delle materie,
senza dar luogo ad ostruzioni, formazioni di depositi ed altri inconvenienti.
Le condutture verticali (colonne) saranno dislocate lungo le pareti, disposte entro apposite incassature
praticate nelle murature, di ampiezza sufficiente per eseguire le giunzioni, fissate con adatti sostegni
•
prove sulle tubazioni
Le tubazioni soggette a pressione, anche per breve tempo, saranno sottoposte ad una pressione
di prova da 1,5 a 2 volte la pressione di esercizio.
Le tubazioni sia a pressione sia a pelo libero, saranno provate, prima della loro messa in
funzione, a cura e spese dell'Impresa e, nel caso si manifestassero delle perdite anche di lieve
entità, saranno riparate e rese stagne a cura dell'impresa.
•
sostegni delle tubazioni
Tutte le condutture non interrate saranno fissate e sostenute con convenienti staffe, cravatte,
mensole, grappe o simili, in numero tale da garantire il loro ancoraggio alle strutture di sostegno.
8.1
Impianto di scarico delle acque nere e bianche
Fognatura esterna
Pozzetti di ispezione, in calcestruzzo prefabbricato a sezione quadrata 40x40x40 con coperchio carrabile
compreso: scavi e rinterro e pezzo speciale ispezionabile della colonna di scarico.
Rete orizzontale delle acque nere e bianche con tubi in P.V.C. pesante.
Pozzetti in calcestruzzo prefabbricato di diverse dimensioni per ispezioni raccordi, ecc. completi di coperchio
in ghisa, scavi e rinterri. Tali pozzetti avranno dimensioni agevoli per consentire lo spurgo e la
manutenzione. Letto di sabbia altezza cm. 10 per formazione delle pendenze.
Collegamento alla rete generale della fognatura comunale, con ripristini della pavimentazione stradale: prima
dell'innesto nella fognatura occorre prevedere un pozzetto d'ispezione sifonato in calcestruzzo prefabbricato
115x45x60 munito di chiusino metallico carrabile a chiusura ermetica. La D.L. provvederà alle opportune
indicazioni dell'impianto fognario che tra l'altro risponderà a tutte le esigenze igieniche richieste dalla A.S.L..
Le acque nere saranno convogliate in pozzo a tenuta con adeguata canalizzazione alla fognatura comunale.
La canalizzazione sarà provvista di pozzetti d'ispezione con chiusini carrabili in numero adeguato.
Fognatura interna
Colonne e collettori suborizzontali di scarico
Saranno realizzati con tubi in polietilene AD (tipo GEBERIT o NIRLENE) o, in alternativa, in polipropilene
(tipo NIPREN) a sezione circolare compresi i collari, le zanche, le graffe, la sigillatura, i pezzi speciali ed ogni
altro accessorio (al piede è previsto il pezzo speciale ispezionabile). Sono altresì comprese eventuali opere
di incassettatura con mattoni tre o quattro fori con malta bastarda.
Sarà posta particolare cura nella eliminazione dei rumori trasmessi alle murature con opportuni isolamenti
dei tubi che attraversano i solai, con l'andamento morbido delle curve e con l'impiego di materiali plastici
antivibrazioni nei sostegni.
Ogni colonna sarà prolungata sino al tetto con necessari raccordi in lattoneria e pezzi speciali. Sul tetto
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saranno posati torrini in cotto.
Diramazioni di scarico ai sanitari
Le tubazioni di scarico avranno le seguenti dimensioni:
• lavabi e bidet diametro mm 40;
• vasche da bagno, docce, lavelli, lavastoviglie, lavatrici e lavatoi diametro mm. 50;
• attacco vaso alla colonna diametro mm 90/110;
8.2 Impianto di scarico delle acque meteoriche
•
canalizzazione orizzontale
La canalizzazione orizzontale delle acque meteoriche e' prevista con tubi in PVC del diametro minimo
interno di cm. 10, compreso massetto continuo e rinfianco fino a 1/3 del diametro, in calcestruzzo a 2 q.li di
cemento R325 per mc. di impasto, sigillatura dei giunti ed ogni altro accessorio, scavi e rinterri.
Letto di sabbia altezza cm. 10 per formazione delle pendenze.
Pozzetti caditoia per acque meteoriche tipo in calcestruzzo completi di griglia in ghisa, sifone, collegamenti
alla fognatura, scavi e rinterri.
Griglie caditoie, davanti alle porte basculanti, ad elementi componibili completi di griglie di acciaio zincato
carrabile, testate di chiusura, barrette di fissaggio griglia, pozzetti con sifone, collegamenti alle fognature,
scavi e rinterri.
La dispersione delle acque meteoriche avverrà attraverso pozzi perdenti, in numero e dimensioni che
verranno indicate dalla D.L.
•
pluviali
Le acque meteoriche provenienti dai tetti saranno canalizzate a terra con tubi a sezione tonda di diametro
cm. 10 in lamiera preverniciata o alluminio naturale spessore 6/10 completi di braccioli murati e pezzi
speciali per imbocco. AI piede della colonna e' previsto un pozzetto di ispezione sifonato in calcestruzzo
prefabbricato, completo di coperchio, da cm 30x30x30 compreso scavo e reinterro.
8.3 Scarico ed allontanamento aeriformi
•
Esalatori cucine
L'evacuazione dei vapori delle cucine è prevista con canne a sezione circolare prefabbricato in acciaio
corrugato. Componentistica modulare, dotata di tutti gli accessori e pezzi speciali, compreso comignolo. II
comignolo, nella copertura, sarà posto ad una distanza di minimo m. 2 dall'ultima immissione e sarà almeno
40 cm. oltre il colmo del tetto.
Il foro delle cucine sarà realizzato completo di ghiera in alluminio.
II rivestimento (torrini) della canna fumaria sporgente dal tetto sarà intonacato e rifinito in pietra a spacco.
Esalatori, per eventuali locali chiusi, con tubazioni da portare sul tetto.
•
Canne fumarie per esalazione caldaie
L'evacuazione fumo impianti autonomi di riscaldamento è prevista con canne a sezione circolare
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prefabbricato, precoibentato, a doppia parete: parete interna in acciaio AISI 316, parete esterna in Zalutite.
Componentistica modulare, dotata di tutti gli accessori e pezzi speciali, compreso comignolo. Il comignolo,
nella copertura, sarà posto ad una distanza di minimo mt. 2 dall'ultima immissione e sarà almeno 40 cm.
oltre il colmo del tetto.
Se il condotto è in esterno sarà rivestito con forati lasciando un'intercapedine.
•
Canne fumarie per camini
L'evacuazione fumo di eventuali camini è prevista con canne a sezione circolare prefabbricate in acciaio inox
a doppia parete coibentata. Sarà necessario prevedere inoltre condotto in inox a semplice parete diametro
100 mm. Per presa d’aria comburente da portare sino alla zona sottostante la canna fumaria per collegarla
all’eventuale focolare nel caso di caminetti convettivi a braciere chiuso.
Componentistica modulare, dotata di tutti gli accessori e pezzi speciali, compreso comignolo. Il comignolo,
nella copertura, sarà posto ad una distanza di minimo mt. 2 dall'ultima immissione e sarà almeno 40 cm.
oltre il colmo del tetto. Il torrino può essere rivestito, potrà essere intonacato e tinteggiato come le facciate o
rivestito in pietra a spacco.
9) INSONORIZZAZIONE, ISOLAMENTI TERMICI
a) coibentazione tetto (vedi voce tetto)
b) balconi con sottostante vano abitativo coibentazione di polistirene.
c) coibentazione muri (vedi voce muri)
10) INTONACO
10.1 esterno
La finitura esterna sulle pareti di tamponamento del fabbricato sarà fatta con intonaco civile per esterni tirato
fine fine. I giunti tra materiali diversi saranno fatti con rete in acciaio o fibra di vetro in presenza di tubazioni,
camini e simili.
10.2 interno
• Intonaco premiscelato a base cementizia tirato in piano a frattazzo, rasato con finitura speculare a regola
d'arte, di spessore complessivo mm 15 circa, compresa la formazione di spigoli vivi sui soffitti;
• rasatura sulle pareti in gas beton dello spessore di 1 cm.
• nei bagni, antibagni e nelle cucine è prevista rasatura per plafoni e pareti non rivestite;
• il vano da adibire a disimpegno, del piano interrato, e il box sarà a vista con blocchi rasati; soffitto e pareti
in ca a vista.
11) IMPIANTI
Norme per la sicurezza degli impianti
Gli impianti relativi agli edifici civili (elettrico, di televisione, riscaldamento, idrosanitario, del gas) sono
soggetti all'applicazione della Legge n. 46 del 05.03.1990.
In particolare si evidenzia che sono abilitate all'installazione, alla trasformazione, all'ampliamento ed alla
manutenzione dei sopraccitati impianti tutte le imprese, singole o associate, regolarmente iscritte nel registro
delle ditte di cui al R.D. 20 settembre 1934, n. 2011, e successive modificazioni ed integrazioni, o nell'albo
provinciale delle imprese artigiane di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443.
Le imprese installatrici sono tenute ad eseguire gli impianti a regola d'arte utilizzando materiali e componenti
secondo le norme UNI e CEI e nel rispetto della legislazione tecnica vigente in materia. In particolare per
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l'impianto elettrico saranno previsti impianti di messa a terra ed interruttori differenziali ad alta sensibilità od
altri sistemi di protezione equivalenti.
Le imprese installatrici, al termine dei lavori, sono tenute a rilasciare alla Committente la dichiarazione di
conformità degli impianti in base alle vigenti norme, completa della relazione contenente la tipologia dei
materiali impiegati ed il progetto.
Gli impianti saranno soggetti alle prove di collaudo.
11.1. Impianto Idrosanitario
Caratteristiche generali dell'impianto
L'impianto idrico sanitario sottostarà, tra l'altro, alle seguenti disposizioni per la sicurezza igienica degli
impianti idrici: Circolari Ministero della Sanità n. 13 dell' I febbraio 1962 e n. 183 del 16 ottobre 1964 relative
alla "Erogazione dell'acqua potabile negli edifici" e successivi aggiornamenti.
Le reti da prevedere sono:
• quella per l'impianto igienico sanitario, cucina,
• quella per l'acqua calda,
Potranno essere previsti, se necessari, disconnettitori o riduttori di pressione, su indicazione della D.L.
Per ciascuna unità, la rete distributiva si svilupperà a partire dai contatori individuali posti a cura dell'Ente
erogatore.
L'impianto di ogni singolo servizio e cucina all'interno dell'unità immobiliare sarà intercettabile, oltre
all'intercettazione generale.
Caratteristiche delle tubazioni di adduzione
• Interrate
Saranno realizzate con tubo nero catramato da 1 pollice a giunti saldati per collegamento dal contatore
posto sul perimetro della recinzione alla caldaia e all’interno dell’unità abitativa.
• Montanti
Saranno realizzate in acciaio zincato a caldo di 1^ qualità, punzonato e marchiato verde DALMINE, raccordi
in ghisa malleabile.
Sono tassativamente vietate saldature di qualsiasi genere, per il collegamento delle tubazioni di acciaio
zincato.
Gli isolamenti delle tubazioni poste in ambienti non riscaldati saranno realizzati con:
acqua calda: polietilene estruso di caratteristiche idonee.
acqua fredda: polietilene estruso di caratteristiche idonee.
Gli isolamenti delle tubazioni poste in ambienti riscaldati saranno realizzati con:
acqua calda: polietilene estruso di caratteristiche idonee.
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acqua fredda: polietilene estruso di caratteristiche idonee.
• Rete orizzontale sottopavimento
Le reti di distribuzione all'interno degli alloggi, saranno in polipropilene reticolato raccordi speciali, sistema
sfilabile.
Le condutture di distribuzione dell'acqua calda debbono essere provviste, ovunque occorra, di giunti di
dilatazione. Le tubazioni di adduzione di acqua calda e fredda saranno opportunamente separate tra loro.
Dotazioni Previste
A) Apparecchi sanitari e rubinetteria
bagno padronale: vasca o in alternativa doccia (box doccia escluso), vaso completo di sedile, bidet, lavabo
con semicolonna 60x51;
Lavanderia: predisposizione attacco lavatrice;
Le caratteristiche degli apparecchi sanitari saranno le seguenti:
Vaso
tipo serie Linda dell’Ideal Standard o altro modello proposto dalla D.L., completo di sedile in
porcellana dura bianca UNI 8949/1, completi di cassetta da 10 lt. da incasso con gruppo di
riempimento silenzioso e con possibilità di interruzione del risciacquo, cannotto cromato di
allacciamento al vaso tipo GEBERIT, rete porta intonaco sulle due facce, sedile in materiale plastico
bianco tipo pesante, con paracolpi, bulloni e coperchio, raccordo al tubo di collegamento con rosone,
anello di gomma, morsetti, vi ti, bulloni.
Lavabo monoforo rettangolare con spigoli smussati od arrotondati tipo serie Linda dell’Ideal Standard o
altro modello proposto dalla D.L. in porcellana dura bianca UNI 8951/ I in dimensione 60x51,
completo di mensole, morsetti, viti, bulloni, scarico a pistone f 1”, sifone a bottiglia f 1”, e
semicolonna in porcellana.
Bidet
monoforo pianta ovale tipo serie Linda dell’Ideal Standard o altro modello proposto dalla D.L., in
porcellana dura bianca UNI 8950/1, senza doccia, scarico a pistone f 1”, sifone a S in ottone, tubo di
prolungamento a parete con rosone, canne di presa in ottone, rnorsetti, viti, bulloni, parti in vista
cromate.
Vasca da bagno
in acciao smaltato di colore bianco con pannello in resina, da cm. 170x70,
apparecchiatura completa con gruppi da incasso, gancio a parete reggidoccia,
colonne di scarico e troppo pieno da ¼”, sifone in polietilene rigido. Installazione
della vasca da bagno mediante blocco in poliuretano espanso tipo POLIFORM
modello proposto dalla D.L..
Doccia (in alternativa) in porcellana bianca da cm. 80x80 altezza cm. 10 dal pavimento finita (box doccia
escluso).
E' altresì prevista, dopo la posa della vasca da bagno e della doccia, la predisposizione di adeguata
protezione e di tappi sugli scarichi.
Rubinetteria: miscelatori per ogni apparecchio sanitario, tipo GROHE monocomando o altro modello
proposto dalla D.L..
B) Prese e rubinetti portagomma
Lavello cucina (questo escluso dalla fornitura): prese di acqua calda e fredda, in tubo f ½”, con terminali
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filettati e muniti di tappo e tubo di scarico.
Lavastoviglie (questa esclusa dalla fornitura): prese complete di rubinetti portagomma da f ½” per l'acqua
fredda, terminale filettato, con tappo, per l'acqua calda e scarico con sifone d'incasso con placca di copertura
di acciaio inox ed imboccatura a giunto per il flessibile.
Caldaia a gas: Modello tipo FERROLI di idonee caratteristiche.
Rubinetti in ottone filettato portagomma da ½” per:
•
giardini (posizionati in pozzetti di cemento interrati).
Colonne di ventilazione secondaria in polietilene saldabile per bagni ciechi o disimpegni.
11.2 impianto del gas
L'impianto del gas sottostarà alle seguenti disposizioni: L. 6 dicembre 1971 n. 1083, "Norme per la sicurezza
del gas combustibile" e relative norme UNI-CIG, D.M. 23 novembre 1972, D.M. 18 dicembre 1972 e D.M. IO
maggio 1974.
Le opere saranno realizzate secondo le disposizioni dell'Ente. Saranno compresi, gli scavi, i rinterri, le opere
murarie i ripristini stradali e quant'altro necessario.
I contatori saranno localizzati in appositi vani, posizionati su indicazione della Direzione dei Lavori e
dell'Azienda erogatrice del gas, indicativamente sui muretti di recinzione delle singole unità abitative.
Tali vani saranno muniti di sportello verniciato e serratura e fruiranno di un'agevole aerazione dal basso
verso l'alto.
Le tubazioni per i montanti esterni saranno in acciaio zincato.
Nei locali ove è prevista l'installazione delle caldaiette e nelle cucine sarà realizzata una presa d'aria
2
mediante tubo in P.V.C. serie pesante con sezione libera totale di almeno 6 cm per ogni 1000 Kcal/h con un
2
minimo di 100 cm ; le dimensioni saranno comunque quelle indicate sull'allegato progetto degli impianti. Il
tubo posto ad un'altezza dal pavimento di circa cm. 15, sarà munito alle due estremità di rosoni in ottone con
reticella in ottone con maglia di sezione netta di circa cmq. 1 (nella parte esterna).
I collegamenti tra gli scarichi degli apparecchi e le canne fumarie verticali andranno eseguiti rispettando la
normativa vigente.
Il terminale del tubo della cucina sarà localizzato sotto il lave Ilo e porterà un rubinetto in ottone cromato
portagomma.
11.3 Impianto di riscaldamento
Verranno osservate scrupolosamente tutte, senza eccezioni, le prescrizioni vigenti concernenti la sicurezza,
l'igiene, l'inquinamento dell'aria, delle acque e del suolo ed il contenimento dei consumi energetici, nonchè le
norme UNI e CIG.
Descrizione sommaria
Caldaie modello tipo FERROLI di idonee caratteristiche, a camere stagne autonome, combinate per acqua
calda e riscaldamento complete di termostato di regolazione, termostato di sicurezza a riarmo manuale,
valvola di sicurezza, valvola gas, termometro, manometro, accensione, rubinetto di scarico, ecc.
Le caldaie saranno posizionate in apposita nicchia esterna accessibile dal giardino di ogni unità abitativa.
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L'impianto di riscaldamento sarà comandato da un termostato, con la possibilità di collocarne un secondo
posizionato all'interno dei locali di abitazione.
Verrà suddiviso a zone (n° 2), una per piano:
- Piano Terra/Piano Interrato
- Piano Primo.
Le tubazioni partiranno dalla caldaia fino ai collettori complanari per la successiva distribuzione.
Le tubazioni primarie saranno incassate nelle murature in modo che siano consentiti i movimenti dovuti agli
effetti termici.
Le tubazioni di distribuzione ai corpi scaldanti saranno in rame o Coestern o similari con guaina isolante.
I corpi scaldanti saranno in acciaio.
Il valore massimo della differenza media di temperatura dei corpi scaldanti non supererà 15°C.
Sui corpi scaldanti saranno montate valvoline di sfogo aria.
Progetto degli impianti
Esso comprenderà:
1) l'illustrazione del calcolo del fabbisogno termico per ogni vano. A tal fine si raccomanda:
•
•
•
•
il coefficiente volumetrico di dispersione termica verso l'esterno ed i vani interni non riscaldati sarà
comprensivo dei ponti termici, e tale che la sommatoria delle relative dispersioni sia uguale alla
dispersione totale della relazione di isolamento termico;
il coefficiente volumetrico di rinnovo aria sarà assunto uguale a 0,70 W/mc °C nei bagni ed a 0,175
W/mc °C in tutti gli altri locali;
sarà calcolata la dispersione verso gli appartamenti adiacenti eventualmente non riscaldati;
sarà prevista una maggiorazione per l'intermittenza di funzionamento;
2) l'elenco dei corpi scaldanti;
3) l'elenco dei componenti dell'impianto soggetti ad omologazione e l'elenco degli altri componenti;
4) la descrizione del sistema automatico di regolazione;
5) il calcolo dei consumi annui previsti di combustibile;
6) lo schema dell'impianto con l'indicazione del diametro delle tubazioni;
7) l'indicazione del posizionamento dei corpi scaldanti e di tutti gli altri componenti dell'impianto.
11. 4 impianto elettrico
11.4.1 opere di allacciamento
Sarà prevista l'apparecchiatura di connessione con la rete esterna su disposizione dell'ENEL comprendente
tubi in cemento o P.V.C. del diametro indicato dall'Ente, scavo e reinterro, pozzetti a fondo perso con telaio e
sigillo in ghisa, a partire dalle singole unità immobiliari (con l'onere dell'apposizione dei contatori nelle
posizioni indicate degli Enti) sino al punto di allacciamento.
Tale tubazione inizierà dal punto di derivazione ai contatori.
Sono compresi altresì i ripristini stradali e i vani contatori.
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Sono previste le opere edili necessarie per l'impianto citofonico e per l'illuminazione esterne: scavi, rinterri,
canalizzazioni coperte con cls, pozzetti, ecc.
11.4.2 Rete di distribuzione
Descrizione:
Tutti gli impianti, i materiali e le apparecchiature saranno realizzati e installate a regola d'arte, come
prescritto dalle Leggi n. 186 del 01/03/68 del 05/03/90.
Le caratteristiche degli impianti e dei loro componenti saranno conformi:
•
•
•
•
alle norme CEI
alle prescrizioni delle autorità locali
alle prescrizioni e indicazioni dell'ENEL o dell'azienda distributrice dell'energia elettrica, per quanto
di loro competenza nei punti di consegna
alle prescrizioni del locale comando dei Vigili del Fuoco
Le principali leggi alla quale si ci si riferisce nella realizzazione degli impianti sono:
•
•
•
•
DPR 547 del 15/04/55 : norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
Legge n. 186 del 01/03/68 disposizioni concernenti la produzione dei materiali, apparecchiature,
macchinari, istallazione degli impianti elettrici ed elettronici.
Legge 46 del 05/03/90 norme per la sicurezza degli impianti
DPR 447 del 06/12/91 regolamento di attuazione della legge n. 46 del 05/03/90
Per quanto riguarda le norme CEI saranno ottemperate le disposizioni contenute nelle seguenti norme:
•
•
•
•
CEI 11-8 impianti di produzione, trasporto, distribuzione energia elettrica. Impianti di terra
CEI 11-17 impianti di produzione, trasporto, distribuzione energia elettrica. Linee in cavo.
CEI 64-2 impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione
CEI 64-8 impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in c.a. e a 1500 V
in c.c.
Qualità dei materiali e dei luoghi di istallazione:
Tutti gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici saranno adatti all'ambiente in cui sono installati e avranno
caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche dovute all'umidità alle quali
possono esporsi durante l'esercizio.
Tutti i materiali e gli apparecchi saranno rispondenti alle relative norme CEI, alle tabelle CEl-UNEL ed alla
Legge 791-77.
Tutti gli apparecchi riporteranno i dati di targa, ed eventuali istruzioni d'uso, utilizzando la simbologia del CEl
e la lingua italiana.
Isolamento dei cavi:
Saranno impiegati i seguenti tipi di cavo rispondenti alle tabelle di unificazione UNEL e provvisti di marchio di
qualità:
- cavo flessibile unipolare, tensione di esercizio 450-750V, non propagante l'incendio, tipo N07V-K
- cavo flessibile multipolare, non propagante l'incendio a norme CE I 20.22 e 20.35, tipo FG70R
Colori distintivi dei cavi:
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l conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti saranno contraddistinti dalle colorazioni previste dalle
tabelle CEl-UNEL 00722 e 00712.
In particolare i conduttori di neutro e di protezione saranno contraddistinti rispettivamente con il colore blu
chiaro e con il bicolore giallo- verde.
I conduttori di fase, saranno contraddistinti in modo univoco, in tutto l'impianto, dai colori : nero, grigio
cenere, marrone.
Sezione dei cavi
Le sezioni dei conduttori saranno calcolate in funzione alla potenza impiegata e dalla lunghezza dei circuiti;
la caduta di tensione non supererà il 4% della tensione a vuoto.
Le sezioni, scelte tra quelle unificate dalle tabelle CEI_ UNEL, garantiranno la portata di corrente prevista,
per i diversi circuiti.
•
•
•
1,5 mmq per illuminazione di base, derivazione prese a spina per apparecchi con potenza unitaria
non superiore a 2,2 KW
2,5 mmq per utilizzatori con potenza unitaria compresa tra 2,2 e 3,6 KW
4 mmq per utilizzatori con potenza unitaria superiore a 3,6 K
Tubazioni - Percorsi cavi:
l tubi protettivi impiegati per la distribuzione delle linee saranno:
•
•
in materiale plastico rigido, della serie pesante per tutte le tubazioni a vista;
in materiale plastico flessibile, della serie pesante per tutti i tratti incassati.
Il diametro interno del tubo sarà in ogni caso pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al
fascio di cavi contenuti.
Nei tratti incassati i tubi saranno ad andamento rettilineo e regolare cercando di ridurre al minimo i punti di
attraversamento con altre condutture.
Apparecchiature di protezione:
Ogni protezione sarà adeguata ad interrompere la corrente di cortocircuito in breve tempo, in ogni caso, la
capacità di rottura, non sarà mai inferiore a 4,5 KA.
Sarà assicurato il coordinamento delle protezioni in base all'impianto di terra.
A tal fine verrà installato a monte dell'impianto un interruttore automatico magnetotermico differenziale con Id
non superiore a 0,03 A.
La protezione dei carichi sarà effettuata secondo le prescrizioni contenute nella norma CEI 64-8.
Apparecchiature di comando e prese
Le apparecchiature di comando saranno del tipo civile, avranno una portata non inferiore a 10°.
L'impianto sarà realizzato in accordo alle disposizioni contenute nella norma CEI 11-8, all'impianto di terra
saranno collegati tutti i sistemi di tubazione metallica accessibili di notevoli dimensioni.
Impianto citofono
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Realizzato utilizzando apparecchiature di marca primaria scelti dalla D.L. cosi composto:
•
•
1 posti esterno principale + cancelletto privato con pulsante e nome (predisposizione solo
campanello);
1 cornetta a parete
DOTAZIONI Impianto elettrico:
•
n. 1 interruttore differenziale e magnetotermico da 16 A
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n. 2 punti luce a parete interrotti e n. 3 prese da 10/16 A in ogni camera
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n. 2 punti luce a soffitto del tipo interrotto e n. 1 punto luce del tipo invertito e n. 3
prese da 10/16 A nel soggiorno
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n. 1 punti luce a soffitto interrotti, n. 2 prese da 10/16 A (piano di lavoro), n. 2 prese
da 16 A con attacco tipo SCHUCO con interruttore bipolare (lavastoviglie e forno), n.
2 prese da 10/16 A (frigo e di servizio), n. 1 punto luce a parete con interruttore
(cappa) in cucina
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n. 1 presa da 10/16 A, n. 1 presa da 16 A con interruttore, n. 1 punto luce a parete
con interruttore (specchio) e n. 1 punto luce a soffitto interrotto in bagno e n. 1
estrattore aria 150 mc/h nei bagni ciechi.
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n. 1 punti luci a parete deviato e n. 1 prese da 10/16 A e n. 1 estrattore aria
150 mc/h nei disimpegni.
Impianto di terra:
posa e fornitura dispersori mt 1,50x50x50 in acciaio zincato, completo di corda e morsetti.
Illuminazione esterna:
Realizzazione illuminazione esterna con punti lampione e punti a parete interrotti.
Impianto antenna per ricezione programmi terrestri:
Predisposizione con posa e fornitura di palo, zanche, tegole in piombo, scatola di derivazione TV posizionata
in prossimità del palo antenna con tubazione vuota diramata nei locali ove prevista.
11.4.3. Impianto telefono
Sono previste tubazioni in P.V.C. per infilaggio dei cavi Telecom sino all'ingresso di ogni alloggio, il tutto in
conformità alle disposizioni della Società Telefonica.
L'impianto telefonico sarà separato da ogni altro impianto (elettrico, citofonico ecc.).
Sono altresì previsti gli scavi, i reinterri, il tubo ed i pozzetti con sigilli indicati Telecom.
12) SERRAMENTI
12.1 Finestre e porte finestre
Saranno in legno, preverniciato. Sono costituiti da: controtelaio da premurare in lamiera zincata o legno;
telaio fisso, con gocciolatoio e coprigiunti; anta della finestra e della porta finestra (secondo disegno
architettonico) ad una specchiatura o due; sigillatura dei giunti fissi; anta persiana; ferramenta in acciaio
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zincato. Vetrate isolanti termoacustiche per serramenti (coefficiente di trasmissione termico K = 2,9 kcal/h
mq C) con distanziatore plastico o metallico, saldato con siliconi o polisolfuri, composto da due cristalli
incolori da mm. 4/12/4; posti in opera con spessori invisibili in modo che non vibrino e sigillati con mastice
sintetico al silicone.
Le dimensioni delle finestre e porte finestre saranno descritte nei disegni architettonici.
12.2 porta d'ingresso
Il portoncino d'ingresso sarà di sicurezza, costituito da telaio d'acciaio 25\10, pannello in legno piano nel lato
interno in tinta come le porte interne, battente a struttura scatolata composta da due laminati d'acciaio
(interno\esterno) speso 15/10, 2 cerniere e 3 rostri fissi nel lato cerniere, serratura tipo cassaforte doppia
mappa con tre chiavistelli, pannello esterno costituito da doghe in legno verticali tinta noce. Dimensione cm
90 x 210.
12.3 porte interne
Porte interne a battente con battuta in legno massiccio o scorrevole esterno o a scrigno rivestita da una
sottile lamina, interno del battente in nido d'ape resi nato, telaio dotato di una guarnizione insonorizzante,
coprifilo arrotondato, serratura ottonata. Nella scelta del capitolato saranno disponibile diverse essenze:
noce nazionale, ciliegio, bianca ...
Nei casi indicati si dovrà procedere alla fornitura e alla posa di controtelai tipo “Scrigno” per porte scorrevoli
interne o di dispositivo per mantovane per porte scorrevoli esterne.
12.4 porta box
Porte basculanti realizzate in lamiera zincata verniciata, telaio perimetrale zincato e verniciato. Compreso:
serratura ed accessori in ottone cromato, predisposizione per motorizzazione, coprifili perimetrali, griglie
d'areazione con rete anti-insetto.
13) PARAPETTI - RINGHIERE
13.1 Parapetti
I parapetti saranno realizzati come da disegno architettonico e su indicazione della D.L., debitamente
ancorati alla struttura del balcone, altezza m. 1,00.
13.2 Ringhiere
Le ringhiere delle scale saranno realizzate come da disegno architettonico, complete di accessori, altezza m.
1,00.
14) PAVIMENTI
Nel caso di diversi tipi di pavimento tra un locale ed un altro sarà previsto la messa in opera di listello per
separazione in ottone.
La campionatura dei materiali, approvata dalla D.L. sarà predisposta a cura dell'Impresa per le opportune
scelte dagli acquirenti.
14.1 Piano interrato :
Saranno cosi realizzati:
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pavimento realizzato con calcestruzzo elicotterato a q.li 3 di cemento R325, spessore cm 10 e rete di
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acciaio elettrosaldata tipo standard,
14.2 Piano terra e primo
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massetto rasante delle tubazioni realizzato con cm. 6 di calcestruzzo leggero od inerte virtuale con un
peso specifico da 400 a 600 Kg.lmc. (calcestruzzi cellulari o polistirolici);
massetto ripartitore spessore cm. 6 minimo in calcestruzzo od inerte fine con impasto a q.li 3 di cemento
R325 e rete elettrosaldata a maglia 15x15 diametro mm. 4 piano perfettamente orizzontale atto
all'applicazione con colle del pavimento per ceramica e parquette.
Lo strato di finitura sarà:
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piano terra e primo
pavimento in ceramica monocottura, dimensione cm. 30x30 o simili, prima scelta, posato a colla e pulitura
con segatura a posa ultimata.
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rivestimenti
incollati all'intonaco con l'impiego di colla e sigillatura dei giunti.
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rivestimento cucina, mq 8,00 in ceramica smaltata dimensione 20x20 o simili su parete attrezzata con
risvolto 60 cm, altezza cm 180;
rivestimento bagni in ceramica smaltata dimensione 20x20 o simili su tutte le pareti, altezza cm 220;
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zoccolino
zoccolino in legno duro altezza cm 8x1 inchiodato o incollato.
14.3 Pavimenti balconi e perimetro casa
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balconi
- massetto in calcestruzzo per la formazione della pendenza minima 1% (spessore cm.5).
- pavimento e zoccolino in piastrelle in gres porcellanato antigelivo colore a scelta della D.L., posate con
idonee colle per esterni e pulitura con segatura a posa ultimata, pendenza minima dell' 1%, posa "antigeliva"
e stuccatura dei giunti additivata con idrorepellente.
•
marciapiedi
Per i marciapiedi, al piano terra, che si realizzeranno in zone prive di soletta, si prevedrà la realizzazione di
un massetto sufficientemente rigido, collegato alla struttura dell'abitazione attraverso armatura (tipo
balcone).
Pavimento, posato previa impermeabilizzazione e su massetto di cls, in autobloccanti o gres porcellanato.
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percorsi pedonali
i percorsi pedonali saranno realizzati con autobloccanti, previa preparazione delle rampe indicate negli
elaborati grafici. Il contenimento dei percorsi e dei giardini sarà realizzato con cordoli dello stesso materiale
degli autobloccanti. Per la realizzazione delle rampe e/o di contenimento dove occorre saranno fatti muri di
cls o altro materiale idoneo al sostegno delle rampe o del terreno. Detti percorsi saranno realizzati su
materiale arido di riporto opportunamente rullato e costipato. Saranno adottati tutti gli accorgimenti necessari
affinché non si verifichino cedimenti o crepe.
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Il soffitto, i frontalini e le sottorampe scala saranno ultimate con intonaco premiscelato a base cementizia.
Prima della preconsegna o consegna degli appartamenti sarà effettuata, da parte dell'appaltatore,
un'accurata pulizia di tutte le superfici onde permettere un'attenta verifica della regolare esecuzione dei
lavori.
14.5 Rampa box
Sarà realizzata con:
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scavo di sbancamento con sistemazione del materiale di risulta nell'ambito del cantiere;
sottofondo in ghiaia grossa o ciottoloni, sistemazione del materiale, spessore cm. 50 rullato e cilindrato;
frantumato spessore cm 10 rullato e cilindrato;
pavimento in conglomerato bituminoso tout-venant e tappeto di usura.
Particolarmente curate le pendenze per lo scolo dell'acqua verso i pozzetti di raccolta e le griglie.
In alternativa autobloccanti così come da elaborati progettuali
15) VERNICIATURE E IMBIANCATURE
15.1 Opere in ferro
La fornitura del ferro è inoltre comprensiva di trattamento di zincatura, fissativo e finitura con smalto opaco.
15.3 Opere in legno
Tetto in legno, gronde: mordenzato a scelta D.L., preparazione, due mani di colore.
16) SISTEMAZIONE DEL TERRENO
Stesa e modellazione meccanica del terreno di coltivo, precedentemente accantonato nel cantiere con
eventuale nuova fornitura di terreno di coltivo, a giudizio della Direzione dei Lavori.
Sono inoltre previsti cordoli di contenimento del terreno prefabbricati (materiale autobloccanti), ritti e curvi
5x100x20 completi di scavi e rinterri, calcestruzzo di rinfianco e sigillo, per formazione di aiuole.
7) REClNZIONI
La recinzione sarà così realizzata:
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scavi e rinterri con sistemazione del materiale nell'ambito del cantiere e trasporto del materiale
eccedente alle discariche;
fondazioni in calcestruzzo a q.li 3 di cemento per mc. d'impasto;
cordoli in calcestruzzo prefabbricati messi in opera in modo da garantire la stabilità: h= cm 25; o
muri di sostegno in pietra
Sui lati di confine e di divisione tra le proprietà la recinzione sarà in pietra laddove ve ne sia necessità per il
contenimento, con sovrastante delimitazione in siepe a scelta della D.L.
18) CANCELLI
Un cancello pedonale ad una anta battente, su disegno della D.L., con serratura elettrica e citofono.
Un cancello carraio su disegno della D.L.
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Cassetta delle lettere da posizionare vicino al cancello pedonale in apposito vano su indicazioni D.L.
19) VANI CONTATORI
Sono previsti vani per il collocamento dei contatori del gas, dell'acqua potabile, e dell'energia elettrica e
Telecom.
Tali vani saranno collocati in prossimità delle recinzioni e dotati di appositi sportelli. Risponderanno ai
requisiti richiesti dai vari enti.
La D.L. provvederà a fornire in corso d'opera i necessari particolari relativi alla realizzazione dei manufatti.
20) ANNOTAZIONE GENERALE
La descrizione delle opere precedentemente fatta ha il solo scopo di precisare alcuni elementi fondamentali
delle opere stesse: omissioni, inesattezze e/o manchevolezze non autorizzeranno l'Appaltatore
all'inosservanza dell'ottimo costruire; in altre parole l'Impresa stessa fornirà tutti i materiali e metterli in opera
in modo da dare le abitazioni abitabili a tutti gli effetti.
In particolare alcuni elementi, qui poco dettagliati, saranno in una seconda fase meglio descritti, altri
potranno essere parzialmente o totalmente modificati e/o sostituiti, su indicazione della direzione lavori.
SPESE ESCLUSE
Rimangono escluse dal costo della villette le seguenti spese che saranno versate al momento della
redazione del verbale di consegna, pari al 2,5% del valore di vendita dell'immobile:
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Catasto
o Quota per redazione tipo mappale
o Redazione scheda CEU Docfa (villa e box)
Quota per tabella millesimale ed eventuale regolamento condominiale
Allacciamenti:
o Enel
o Gas
o Acqua
Numero civico
Ulteriori spese escluse a carico della parte acquirente:
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IVA d'acquisto
Spese Notarili (per Atto di Compravendita e per eventuale Atto di Mutuo)
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