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FILTRI DEFERRIZZATORI AUTOMATICI
SERIE: FFV/T
MANUALE DI ISTRUZIONI PER L'USO
AVVERTENZE!
Le apparecchiature devono essere impiegate esclusivamente per l'uso previsto
nella documentazione tecnica e nelle specifiche allegate.
Leggere attentamente ed in ogni sua parte il seguente manuale prima di
effettuare qualsiasi operazione sull'apparecchiatura.
Seguire scrupolosamente tutte le norme riportate nel manuale.
I filtri deferrizzatori automatici della serie FFV sono costruiti per il trattamento di
acque provenienti da acquedotti e/o pozzi.
QUALSIASI APPLICAZIONE DELL'APPARECCHIATURA, DIVERSA DA QUELLA
INDICATA E` EFFETTUATA SOTTO LA SOLA ED ESCLUSIVA RESPONSABILITA`
DELL'UTILIZZATORE.
Per ogni necessità di tipo tecnico-operativo ci si deve rivolgere al più vicino Servizio di
Assistenza Tecnica della NOBEL S.r.l., oppure direttamente a:
NOBEL S.r.l.
e-mail: [email protected]
tel. 02 2827968 fax 02 2610839
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MANUALE DI ISTRUZIONI PER L'USO DEFERRIZZATORI AUTOMATICI
FFV/T
INDICE
1. Norme di sicurezza..................................................................................................................3
1.1. Marchio CE, dichiarazione di conformità ............................................................................3
1.2. Movimentazione..................................................................................................................3
1.3. Idraulica ..............................................................................................................................3
1.4. Elettricità .............................................................................................................................3
1.5. Condizioni per l'immagazzinamento, trasporto ed installazione .........................................3
2. Principio di funzionamento ......................................................................................................4
3. Caratteristiche tecniche ...........................................................................................................5
3.1. Requisiti acqua in ingresso.................................................................................................5
3.2. Caratteristiche generali .......................................................................................................5
3.3. Caratteristiche per modello .................................................................................................5
3.4. Dimensioni ..........................................................................................................................5
3.5. Pesi .....................................................................................................................................6
4. Installazione ............................................................................................................................6
4.1. Disimballaggio ....................................................................................................................6
4.2. Movimentazione e sollevamento.........................................................................................6
4.3. Posizionamento ..................................................................................................................6
4.4. Collegamenti idraulici..........................................................................................................7
4.5. Collegamenti elettrici ..........................................................................................................7
5. Fine ciclo e rigenerazione .......................................................................................................8
5.1. Fine ciclo.............................................................................................................................8
5.2. Rigenerazione.....................................................................................................................8
6. Avviamento e regolazioni ........................................................................................................9
7. Manutenzione ........................................................................................................................10
7.1. Smaltimento ......................................................................................................................10
8. Componenti ...........................................................................................................................10
9. Risoluzione di alcuni problemi ...............................................................................................11
In allegato:
• SCHEMA 1: componenti
• SCHEMA 2: installazione e dimensioni
• SCHEMA 3: valvola automatica S132
• SCHEMA 4: valvola automatica S230
• SCHEMA 5: valvola automatica S250
• Istruzioni specifiche del Programmatore
• Termini di garanzia
• Certificato di conformità
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MANUALE DI ISTRUZIONI PER L'USO DEFERRIZZATORI AUTOMATICI
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1.
Norme di sicurezza
1.1.
Marchio CE, dichiarazione di conformità
L’impianto è stato progettato per rispondere ai requisiti di sicurezza vigenti, è stato
collaudato e ha lasciato lo stabilimento in condizioni tali da garantire la sicurezza
operativa.
Questo impianto è conforme a tutte le norme e regolamentazioni applicabili elencate
nella Dichiarazione di conformità CE, pertanto è conforme ai requisiti normativi previsti
dalle Direttive CE.
NOBEL, apponendo il marchio CE conferma il risultato positivo delle prove eseguite
sull’impianto
1.2.
Movimentazione
Particolare attenzione va posta nella movimentazione e nel posizionamento di
componenti pesanti onde evitare gravi danni a persone e/o cose (vedi § 3.5 a pag. 6).
1.3.
Idraulica
Qualsiasi intervento sull'impianto idraulico deve essere eseguito esclusivamente da
personale qualificato ed autorizzato, dotato, ove necessario, di DPI (dispositivi di
protezione individuale certificati CE: guanti, maschere, occhiali etc.). In caso di
smontaggio di tubazioni e/o componenti, accertarsi preventivamente che essi non siano in
pressione, poi svuotarli prima di procedere.
1.4.
Elettricità
Prima di eseguire qualsiasi intervento sull'impianto elettrico togliere la tensione
aprendo l'interruttore generale. Qualsiasi intervento sull'impianto elettrico deve essere
eseguito esclusivamente da personale qualificato ed autorizzato. In caso di spargimento
accidentale di liquidi togliere sempre la tensione prima di intervenire. Prima di ridare
tensione asciugare tutti i componenti dell'impianto. Utilizzare il tipo di alimentazione
elettrica indicato nelle caratteristiche tecniche (vedi § 3.2 pag. 5). Non effettuare mai
collegamenti volanti.
1.5.
Condizioni per l'immagazzinamento, trasporto ed installazione
temperatura ºC
•
•
•
•
stoccaggio al chiuso
stoccaggio all'aperto
trasporto
installazione
5÷45
5÷45
5÷45
5÷45
umidità rel.
5÷95% senza condensa
5÷95% senza condensa
5÷95% senza condensa
5÷95% senza condensa
note
proteggere dai raggi solari e dalla pioggia
proteggere dai raggi solari e dalla pioggia
proteggere dai raggi solari e dalla pioggia
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MANUALE DI ISTRUZIONI PER L'USO DEFERRIZZATORI AUTOMATICI
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2.
Principio di funzionamento
I deferrizzatori della serie FFV sono impiegati per il trattamento di acque ad uso sia
civile (le masse filtranti e tutti i materiali impiegati sono specifici per uso alimentare) che
industriale; sono apparecchi con portate che vanno da 2 a 9 m³/h.
La deferrizzazione è il processo attraverso il quale si eliminano dall'acqua il ferro ed il
manganese. La deferrizzazione viene normalmente realizzata mediante il passaggio
dell'acqua attraverso un letto costituito da speciali masse catalitiche (pirolusite attivata, di
seguito indicata con PL, miscelata con quarzite), in grado di ossidare e filtrare il ferro ed il
manganese disciolti.
Il letto filtrante viene mantenuto nello stato attivo grazie alla presenza nell'acqua di un
agente ossidante, ossigeno o ipoclorito.
In generale si utilizza l'additivazione in continuo di ipoclorito di sodio a monte del filtro,
poiché tale sistema è piú affidabile ed efficace rispetto all'ossigenazione forzata.
A parità di costituzione del letto filtrante, l'efficacia della filtrazione aumenta al diminuire
della velocità di attraversamento del letto stesso, ovvero a portate più basse.
Mano a mano che il filtro trattiene particelle, l'efficacia di filtrazione aumenta (le
particelle filtrate diventano anch'esse materiale filtrante!), ed aumenta anche la resistenza
al passaggio dell'acqua e quindi la perdita di carico tra ingresso ed uscita.
La massima perdita di carico ammessa è di 1 bar (100 kPa), raggiunta la quale è
necessario effettuare un controlavaggio del letto filtrante.
Controlavare significa ripristinare l'efficienza del letto filtrante rimuovendo da esso le
particelle che erano state trattenute in esercizio.
L'apparecchio permette la programmazione dei giorni e dell'ora in cui si desidera
avvenga la rigenerazione. Per evitare di raggiungere i limiti di intasamento è preferibile
effettuare il controlavaggio prima di raggiungere la soglia (1 bar -100 kPa). Per fare ciò è
sufficiente impostare un tempo limite di esercizio cui corrisponde il raggiungimento di una
perdita di carico di 0.6÷0.7 bar (60÷70 kPa).
Durante la rigenerazione, (ad eccezione della fase di lavaggio finale) l'erogazione di
acqua (non filtrata) è assicurata da un by-pass interno all'automatismo.
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3.
Caratteristiche tecniche
3.1.
•
•
•
•
•
Requisiti acqua in ingresso
ppm
contenuto Fe o Mn acqua in ingresso
pH acqua in ingresso
temperatura acqua in ingresso (min÷max)
pressione acqua in ingresso (min÷max)
cloro attivo residuo
3.2.
attacchi
E/U Ø
1)
2)
02/T
03/T
04/T
06/T
09/T
V ph/Hz W
min.
bar (kPa)
230 1/50 10
20÷30
0.2÷1.0 (20÷100)
Caratteristiche per modello
MODELLO
FFV
FFV
FFV
FFV
FFV
ºC (ºF)
bar (kPa)
ppm Cl
Caratteristiche generali
• alimentazione elettrica
• tempo di rigenerazione
• Δp min/max
3.3.
≤ 3.0
6.5 ÷ 8.5
5÷40 (41÷104)
2÷6 (200÷600)
0.4÷0.6
1"
1"
1½"
1½"
2"
scarico Ø
22 mm
22 mm
22 mm
1¼" F
1¼" F
portata m³/h (*)
consumo acqua
esercizio
continuo 1)
max
controlavaggio
1)
2)
rigenerazione
~ litri
1,0
1,3
1,6
2,8
4,5
2,0
2,5
3,2
5,6
9,0
2,5
3,3
4,0
7,0
11,5
1.000
1.600
1.600
2.800
4.500
Si ricordi che, a parità di costituzione del letto filtrante, l'efficacia della filtrazione aumenta
al diminuire della velocità di attraversamento del letto stesso, ovvero a portate più basse.
I valori di portata indicati nella colonna "esercizio continuo" sono quelli che assicurano la
maggior efficienza e durata del letto filtrante trattando acqua con caratteristiche ai limiti
dei valori citati al § 3.1.
In funzione delle reali condizioni di esercizio (continuitá di erogazione, costanza di
portata, ecc) e delle caratteristiche chimico-fisiche specifiche dell’acqua da trattare, i
valori della portata di esercizio potranno essere aumentati fino a raggiungere quelli
indicati nella colonna "max".
La portata di controlavaggio indicata non dovrebbe essere superata, in quanto a portate
superiori si potrebbe provocare la separazione della miscela PL / quarzite.
3.4.
Dimensioni
Vedi SCHEMA 2 installazione e dimensioni
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MANUALE DI ISTRUZIONI PER L'USO DEFERRIZZATORI AUTOMATICI
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3.5.
MODELLO
FFV
FFV
FFV
FFV
FFV
4.
Pesi
bombola
02/T
03/T
04/T
06/T
09/T
totale
spediz.
kg
in esercizio
kg
masse
filtranti
kg
21
22
33
58
77
145
190
250
450
750
190
240
290
520
840
280
340
620
1100
1800
kg
Installazione
4.1.
Disimballaggio
L’imballaggio è costituito da una gabbia di legno che contiene la bombola con le masse
catalitiche sulla quale è già montato l'automatismo.
Aprire la gabbia di spedizione rimuovendo il coperchio laterale ed estrarre con cautela
l'apparecchio. Conservare i cartellini e quant'altro si trovi all'interno dell'imballo.
Per i modelli FFV03 e successivi, la bombola vuota è contenuta in un imballo di
cartone mentre le masse sono spedite separatamente, in sacchi da 25 kg cadauno.
4.2.
Movimentazione e sollevamento
La colonna contenente le masse può essere movimentata fintanto che è ancora nel
suo imballo originale; dopo averla tolta da esso, la si può spostare per brevi tratti
ruotandola sulla propria base ma con estrema cura e delicatezza pena la rottura della
base stessa.
Le colonne vuote possono essere movimentati a mano avendo cura di evitare urti
accidentali o cadute che ne comprometterebbero l'integrità.
Evitare di movimentare le colonne afferrandole dalla valvola automatica montata sulla
testa della bombola.
4.3.
Posizionamento
(vedi SCHEMA 2 installazione e dimensioni)
Posizionare la colonna con le masse catalitiche su una superficie perfettamente piana.
Attenersi allo SCHEMA 2 installazione e dimensioni per il posizionamento in relazione
alle pareti del locale ed agli spazi liberi necessari per la gestione e la manutenzione
dell'apparecchio.
Per i modelli FFV03 e successivi, la bombola va riempita con le masse, spedite
separatamente.
Occorre quindi caricare le masse (nella quantità fornita, verificando che il quantitativo a
disposizione corrisponda a quanto indicato nella tabella componenti vedi § 8 pag. 10)
operando come segue :
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• posizionare esattamente al centro della colonna l'asta con il relativo diffusore;
versare le masse filtranti mantenendo l'asta nella corretta posizione. Evitare
accuratamente che delle masse cadano all'interno dell'asta; a questo scopo può
essere utile otturare provvisoriamente (con carta o nastro adesivo) l'imboccatura
dell'asta.
Le masse filtranti vanno inserite nel seguente ordine :
¡ inserire tutta la quarzite 2÷3 mm fornita
¡ inserire alternativamente un sacco e mezzo di quarzite 0.8÷1.2 mm ed un sacco
di PL fino ad esaurimento della quantitá fornita di entrambi.
NB: l'inserimento alternato è richiesto per favorire la miscelazione dei 2 materiali
(quarzite 0.8-1.2 e PL); la miscelazione verrá completata con l'effettuazione
del primo controlavaggio.
• terminato il riempimento, rimuovere l'eventuale otturazione applicata all'asta, pulire
l'imbocco della colonna ed avvitarvi la valvola automatica; per facilitare l'inserimento
dell'asta nel foro sottostante la valvola si consiglia di bagnare o lubrificare l'estremità
dell'asta stessa.
Assicurarsi della presenza ed integrità della guarnizione O-ring che garantisce la
tenuta idraulica tra la bombola e la valvola.
La valvola deve essere avvitata e serrata esclusivamente con le mani.
4.4.
Collegamenti idraulici
(vedi SCHEMA 2 installazione e dimensioni, SCHEMA 3, 4 o 5 valvola automatica)
• collegare gli attacchi di entrata ed uscita posti sul retro della valvola automatica ed
indicati con delle frecce a rilievo, alla tubazione dell'acqua da trattare; è opportuno
predisporre un collegamento di by-pass onde poter intervenire sull'apparecchio
senza dover interrompere l'erogazione dell'acqua.
I raccordi della valvola automatica tipo S132 vengono inseriti a pressione nei relativi
attacchi e bloccati tramite le apposite spine. Le valvole automatiche tipo S230 ed
S250 sono provviste di attacchi a bocchettone.
ATTENZIONE: per evitare pericolose sollecitazioni sui raccordi di materiale
plastico occorre supportare e staffare adeguatamente le tubazioni
metalliche
• collegare il raccordo di scarico situato sul fianco della valvola automatica ad uno
scarico a pavimento mediante un comune tubo flessibile in gomma o plastica di
adeguate dimensioni (vedi § 3.3 pag. 5).
• per i soli modelli FFV05, FFV06, FFV09 : il tubicino già collegato allo scarico dei
piloti sul retro del programmatore, dovrà essere convogliato assieme allo scarico
principale.
4.5.
Collegamenti elettrici
• collegare l'alimentatore del programmatore ad una presa di corrente; utilizzare il tipo
di alimentazione elettrica indicato nelle caratteristiche tecniche (vedi § 3.2 pag. 5).
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5.
Fine ciclo e rigenerazione
5.1.
Fine ciclo
I filtri serie FFV sono dotati di un programmatore elettronico a microprocessore, che
permette di effettuare la rigenerazione automaticamente, a tempo, all'ora e nel giorno
selezionati (24 h, 14 gg, max 1 rigenerazione al giorno).
La regolazione dell'apparecchio dipende esclusivamente dalla quantitá di ferro,
manganese e solidi sospesi contenuti nell'acqua da trattare. Quindi una corretta taratura
potrà essere effettuata solamente controllando gli effettivi parametri di esercizio.
Per poter definire la lunghezza del ciclo operativo, occorre stabilire dopo quanto tempo
di normale esercizio si raggiunge sul letto una perdita di carico di 0.8÷1 bar (80÷100 kPa).
Consigliamo di regolare la temporizzazione delle rigenerazioni sul programmatore
controllando l'effettiva perdita di carico tra entrata ed uscita al filtro stesso.
La rigenerazione può anche essere avviata manualmente in ogni momento (vedi
istruzioni specifiche del programmatore).
5.2.
Rigenerazione
Le fasi di rigenerazione si susseguono nel seguente ordine :
1. controlavaggio: fase in cui l'acqua passa dal basso verso l'alto, sollevando le
masse che quindi hanno modo di rilasciare le parti solide accumulatesi in superficie
durante la fase di servizio. E` l'unica fase in cui l'acqua attraversa la bombola dal
basso verso l'alto.
2. lavaggio: fase in cui si risciacquano le masse filtranti e alla fine della quale la
colonna è pronta per un nuovo ciclo di servizio.
N.B.: Durante la rigenerazione, (ad eccezione della fase di lavaggio finale) l'erogazione
di acqua (non filtrata) è assicurata da un by-pass interno all'automatismo.
Per la durata delle fasi si veda il manuale del programmatore.
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6.
Avviamento e regolazioni
L'avviamento dell'impianto consiste nell'effettuare un primo ciclo di rigenerazione delle
masse durante il quale si riempie la colonna con l'acqua, si verificano le varie funzionalità
dell'apparecchio e lo si predispone al funzionamento.
Per l'avviamento degli apparecchi procedere nel modo seguente:
• DISINSERIRE IL COLLEGAMENTO ELETTRICO.
• Aprire la saracinesca di by-pass e chiudere quelle di entrata e di uscita.
• Ruotare in senso orario il disco con eccentrico (o albero a camme per i modelli che
utilizzano la valvola automatica tipo 250) posto sul retro del programmatore finché sia
premuto il primo pistoncino (CONTROLAVAGGIO).
• Aprire lentamente e solo parzialmente la saracinesca di entrata. L'acqua entrerà nella
colonna dal basso e, riempiendola, espellerà l'aria in essa contenuta.
• Quando dallo scarico uscirà soltanto acqua, aprire totalmente la saracinesca di
entrata e continuare il lavaggio finché l'acqua in uscita dallo scarico non sia
perfettamente pulita.
• Ruotare di nuovo in senso orario il disco con eccentrico (o albero a camme) fino a
che venga premuto il secondo pistoncino e sia rilasciato il primo (LAVAGGIO).
Lasciare defluire l'acqua dallo scarico finché non sia perfettamente pulita.
• Ruotare in senso orario il disco con eccentrico (o albero a camme) fino a che sia
rilasciato anche il secondo pistoncino (ESERCIZIO).
• Reinserire il collegamento elettrico.
• Chiudere la saracinesca di by-pass ed aprire quelle di entrata e di uscita.
Da questo momento l'apparecchio è in funzione ed eroga acqua filtrata.
IMPORTANTE (per i soli modelli FFV06/T, FCD09/T) :
in concomitanza di situazioni particolari (generalmente alte perdite di carico sulla
linea di arrivo acqua) è possibile che si verifichino dei malfunzionamenti di tipo
idraulico alla valvola automatica (S250). Qualora ció avvenga è generalmente
possibile risolvere il problema strozzando parzialmente la saracinesca posta sullo
scarico della valvola stessa.
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7.
Manutenzione
I filtri deferrizzatori sono costruiti per il trattamento di acque provenienti da
acquedotti e/o pozzi.
QUALSIASI APPLICAZIONE DELL'APPARECCHIATURA DIVERSA DA QUELLA
INDICATA E` EFFETTUATA SOTTO LA SOLA E PIENA RESPONSABILITA`
DELL'UTILIZZATORE.
Per la corretta gestione dell'impianto occorre aver cura di:
− eliminare dall'acqua di alimentazione eventuali solidi in sospensione di dimensione
grossolana mediante un'adeguata pre-filtrazione.
− controllare che i valori della pressione dell'acqua corrispondano a quelli stabiliti.
− assicurare la presenza dell'agente ossidante nell'acqua da trattare (solitamente 0.5
ppm di cloro residuo)
Non sono necessarie ulteriori particolari manutenzioni.
Non è previsto materiale di consumo.
La durata media delle masse filtranti è di 5÷8 anni in funzione delle caratteristiche
chimico-fisiche dell'acqua e della frequenza delle rigenerazioni.
7.1.
Smaltimento
In caso di smaltimento dell'impianto o di sue componenti riferirsi alle normative
riguardanti i materiali interessati. In proposito si tenga in considerazione che le masse
catalitiche esauste sono classificabili come rifiuto speciale. Per il loro smaltimento occorre
identificarne tramite indagine analitica la categoria di appartenenza nello stato di prodotto
esausto.
Per lo scarico degli eluati di rigenerazione, contenenti le sostanze rimosse dal letto
filtrante, ci si attenga a quanto prescritto dalle normative sugli scarichi relativamente a
questi prodotti.
8.
Componenti
valvola
MODELLO
FFV
FFV
FFV
FFV
FFV
02/T
03/T
04/T
06/T
09/T
bombola
automatica
masse filtranti
quarzite
quarzite
2÷3 mm
0.7÷1.2 mm
asta
programmatore
PL
diffusore
tipo
tipo
Ø x h (pollici)
kg
kg
kg
Ø mm
S132
S132
S230
S250
S250
14x65
16x65
18x65
24x69
30x72
10
15
25
50
100
75
100
125
225
375
60
75
100
175
275
32
32
50
50
50
T
T
T
T 2 piloti
T 2 piloti
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•
•
•
•
•
•
•
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CAUSA
l'alimentazione elettrica é interrotta
l'alimentatore del programmatore é guasto
il programmatore é guasto
é in corso la rigenerazione
il programmatore (elettronico) ha subito interferenze
elettromagnetiche dall'esterno
• il programmatore é guasto
Non avvengono le rigenerazioni
• l'alimentazione elettrica é interrotta
• il programmatore non é impostato correttamente
• il programmatore é guasto
Elettricamente si avvia la rigenerazione • il motoriduttore del programmatore é guasto
ma idraulicamente non succede nulla
La rigenerazione é bloccata
• il motoriduttore del programmatore é guasto
La rigenerazione non ha termine
• il programmatore (elettronico) ha subito interferenze
elettromagnetiche dall'esterno
• il microswitch del programmatore é guasto
Trafila acqua allo scarico
• pistoni interni alla valvola bloccati
• O-ring dei pistoni interni alla valvola usurati
• pistoni usurati
• pistoncini pilota usurati o rotti
L'apparecchio non eroga acqua
• pistoni bloccati in fase di rigenerazione
Fuggono le masse filtranti dallo scarico • é rotto il diffusore dell'asta centrale
o verso l'utilizzo
• é rotto o staccato il filtro sottovalvola
Risoluzione di alcuni problemi
PROBLEMA
• Il programmatore elettronico non si •
accende
•
•
• La
tastiera
del
programmatore •
elettronico é bloccata
•
9.
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• sostituire il motoriduttore
• effettuare il cortocircuito sulla batteria del
programmatore; reimpostare poi tutti i dati
• sostituire il microswitch
• pulire o sostituire i pistoni
• sostituire gli O-ring
• sostituire i pistoni
• sostituire i pistoncini
• pulire o sostituire i pistoni
• sostituire il diffusore
• sostituire il filtro sottovalvola
RISOLUZIONE
ripristinare l'alimentazione elettrica
sostituire l'alimentatore
sostituire il programmatore
attendere il termine della rigenerazione
effettuare il cortocircuito sulla batteria del
programmatore; reimpostare poi tutti i dati
• sostituire il programmatore
• ripristinare l'alimentazione elettrica
• reimpostare il programmatore
• sostituire il programmatore
• sostituire il motoriduttore
•
•
•
•
•
FFV/T
MANUALE DI ISTRUZIONI PER L'USO DEFERRIZZATORI AUTOMATICI
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S.r.l.
via G. Galilei 5 - 20090 SEGRATE (MI)
TERMINI DI GARANZIA
1. La garanzia è valida per 12 mesi dalla data di installazione e comunque non oltre 18
mesi dalla data di vendita da parte della NOBEL S.r.l.
La garanzia è estesa a 24 mesi per il consumatore, inteso come persona fisica che
agisce in ambiti estranei all'attivià imprenditoriale o professionale eventualmente
svolta
(DL 02.02.2002 n. 24, G.U. 57 del 08.03.2002, attuazione Direttiva 1999/44/CE).
2. Durante questo periodo la sostituzione o la riparazione dei componenti riconosciuti
difettosi è completamente gratuita, con la sola esclusione delle eventuali spese di
trasferta e di trasporto da e per la nostra sede.
3. COSTITUISCE CERTIFICATO DI GARANZIA la 1º pagina del manuale di
istruzioni che riporta in originale l'etichetta con il numero di matricola ed il tipo di
apparecchio.
4. La scelta tra la riparazione e la sostituzione del componente difettoso avverrà solo ad
insindacabile giudizio del nostro servizio di assistenza tecnica.
5. La garanzia NON copre i materiali di consumo e quelli soggetti a normale usura quali
possono essere, ad esempio, gli elementi filtranti, le resine degli addolcitori, le
membrane di osmosi inversa ecc.
6.
−
−
−
La garanzia è valida solo se:
l'apparecchio è installato in Italia;
l'apparecchio è utilizzato solo per lo scopo per cui è stato costruito;
l'apparecchio non ha subito manomissioni ad opera di personale non autorizzato od
avarie per trasporto o per cause comunque non dipendenti dalla NOBEL S.r.l.;
− sono state rispettate tutte le norme e le condizioni relative all'installazione ed
all'utilizzazione dell'apparecchio, indicate sulla documentazione allegata all'apparecchio
stesso;
− la garanzia NON è comunque estensibile, pertanto in caso di sostituzione o riparazione
vale ancora la garanzia originale.
7. L'utente ha l'obbligo di denunciare gli eventuali vizi dell'apparecchio, al ricevimento. In
caso di spedizione a mezzo vettore, la contestazione deve essere manifestata al vettore,
dandone successivamente comunicazione alla NOBEL S.r.l.
In caso di vizi occulti, (intendendosi quelli non riscontrabili ad un diligente esame da
effettuare al ricevimento dell'apparecchio), la denuncia va fatta al momento della
scoperta del vizio, ma comunque non oltre 10 giorni dalla data di ricevimento.
8. Nessuno è autorizzato a modificare i termini di garanzia od a rilasciare garanzie verbali
o scritte differenti da quelle qui citate.
9. In caso di controversia il foro competente è esclusivamente quello di Milano.
REV.1
garanzia-r1.doc
s.r.l.
via G.Galilei, 5 20090 Segrate (MI) - ITALY
AZIENDA CON SISTEMA
QUALITÁ CERTIFICATO DA DNV
UNI EN ISO 9001/2008
TEL. +39 02 2827968
FAX +39 02 2610839
e-mail [email protected]
www.nobelitaly.it
società italiana per lo studio e la realizzazione di apparecchiature ed impianti per il trattamento acqua
engineering and manufacturing of equipments and plants for water treatment
DICHIARAZIONE
DI CONFORMITÀ
DECLARATION OF CONFORMITY
La Nobel srl dichiara che l’apparecchiatura (vedi etichetta in prima pagina)
delle serie
Nobel srl hereby declares that the equipment (see label on first page)
of series
FCV – FACV – FFV – FDV
è conforme alle seguenti Direttive Europee:
ƒ
2006/42/CE – 2006/95/CE – 2004/108/CE
Principali Norme armonizzate osservate durante la progettazione e costruzione:
UNI EN ISO 12100:2010 – UNI EN 60204-1 (CEI 44-5)
Il direttore tecnico è autorizzato alla costituzione del fascicolo tecnico.
complies to the requirement of the following European Directives :
ƒ
2006/42/CE – 2006/95/CE – 2004/108/CE
Besides, the main regulations followed for the design and manufacturing are :
UNI EN ISO 12100:2010 – UNI EN 60204-1 (CEI 44-5)
The technical manager is authorized to manage the technical folder.
Direttore Tecnico
Technical Manager
Giorgio Da Dalt
M3.6-r4
Milano, 18 febbraio 2013
sede legale : via dell’Unione 3 20122 Milano
C.C.I.A.A. 1250687 - EXPORT MI 044905 - Reg. Trib. Milano nº 272528 vol.7032 fasc.28
società a responsabilità limitata - cap. soc. € 99.000 i.v. - C.F. e P.I. : IT 08829620155
rev. 1